Il parquet ristrutturato del Forum ha cambiato colore, meno brillante, più freddo rispetto ai toni dello scorso maggio e dell'ultima partita di una Tezenis già retrocessa. Sta ai giocatori della Scaligera ridare lucentezza e togliere le scorie al campo che ha sofferto le pene dell’inferno; quei graffi patiti stavano ancora nelle dichiarazioni di coach Alessandro Ramagli nel giorno del raduno, parlando di ripartenza. Della squadra che non è riuscita a difendere il fortino della serie A resta lo staff tecnico, e Liam Udom ala piccola classe 2000, promosso nello starting five dopo esser stato più spesso seduto in panchina: 2.2 punti in 8’ delle ventidue gare giocate, otto da spettatore.
Veterano
Terzo anno in gialloblù, inevitabile nel ruolo di titolare, immaginarlo mettere a proprio agio i compagni di squadra, favorire il feeling con lo staff tecnico per trovare l’alchimia, e i rapporti con la piazza; il gioco di Ramagli sarà tutto nuovo ma bisogna entrare subito in simbiosi. «La squadra è cambiata totalmente» dice Udom, «tutti hanno voglia di dare il proprio contributo, il lavoro di questi giorni sarà importantissimo, partendo da quello individuale per arrivare a creare un’identità di squadra. Personalmente spero di continuare a crescere e di dimostrare di essere un giocatore di alto livello. Dobbiamo dare il massimo ora e allenarci mentalmente per raggiungere prima di tutto la coesione».
Promozione
Seguendo le idee del club gialloblù, è stato promosso nello starting five di una squadra che deve brillare per riconquistarsi un nome e la piazza. «Essere titolare? Era da tanto che non mi succedeva, e proprio per questo durante l’estate che già ne sentivo il clima, non sono stato a guardare». Ha seguito i consigli di Ramagli, togliendosi di dosso le scorie e guarendo i graffi sulla pelle; cosa tutt'altro che semplice. «Difficile lasciarsi alle spalle un anno così, il rammarico e la rabbia mi sono rimasti dentro. Ne faremo tesoro, ma non dovranno pesare sulla testa e proprio per questo avevo voglia di rimettermi in gioco, mostrare che sono davvero pronto per questa ripartenza».
Atletismo
Il suo atletismo sarà uno dei fattori della nuova Tezenis che, almeno per le potenzialità dei giocatori, avrà punti nelle mani. Udom sta imparando a conoscere piano un gruppo che dovrà scoprirsi in fretta. Tocca a Ramagli iniziare il viaggio di verifica e conoscenza sulla base di una linea tracciata dal coach insieme al suo staff. Udom, come detto, dovrà essere un punto di riferimento. Giocatore di talento e di responsabilità. Liam guarda al campo, si ferma sui volti di compagni che Verona ha tanta voglia di scoprire.
Affiatamento
«Conoscevo già alcuni dei nuovi arrivati, per cui trovando l’affiatamento so che livello di gioco possiamo raggiungere, buono direi, e ottenere gli obiettivi che vogliamo. L’attacco sarà improntate certo, ma la squadra è fatta di giocatori che possono segnare quanto difendere su qualsiasi avversario. Sarà una Tezenis che saprà far bene e divertire, coriacea e offensiva. Io? Mi sento pronto, e ci tengo molto alla difesa». Per Liam, quella iniziata, può essere la stagione della definitiva consacrazione. Il talento venuto in emersione in passato si è visto solo a tratti. L’attesa, però, per Udom pare finita. L’anno del rilancio della Scaligera potrebbe corrispondere con il salto del trampolini del “fratello d’arte“. Ora parlerà il campo.