La Virtus dei campioni contro una Tezenis dal cuore grande. Il pronostico è chiuso. Ma alla palla due, tante cose possono accadere. Domani (in campo alle 19) Verona va a fare visita a Bologna. «Reduci» ammette Alessandro Ramagli, «da una settimana complicata. Candussi ha avuto un virus, Johnson un problema ad un piede. Il nostro staff sanitario è stato ancora una volta straordinario. E i ragazzi sono recuperati».
Ramagli, da capo allenatore, alla Virtus ha vinto un campionato di A2 e una Coppa Italia. «Un dolce, anzi dolcissimo ricordo. Quando vinci un campionato in un posto come Bologna, ti resta dentro un ricordo per sempre. Sono andato più volte a vederli giocare. Ma questa sarà la mia prima volta a Bologna da avversario. E la partita avrà un valore in più. Torno molto volentieri e sono sicuro che dal punto di vista personale sarà una bella serata almeno all’inizio. Cercheremo di renderla bellissima giocando una partita di spessore. Per essere competitivi con loro dovremo essere perfetti».
Approccio
Come si approccia questa Virtus? «Arriviamo in un momento particolare della loro stagione. Li prendiamo in mezzo a tre partite di Eurolega (una ieri sera, due la prossima settimana ndr) abbastanza importanti per la loro collocazione in classifica, tenendo conto che serviranno per provare ad agganciare almeno l’ottavo posto che li porterebbe al barrage di Eurolega». Virtus, tra l’altro, reduce dall’incredibile stop in campionato subito a Brindisi. Con le «V nere» in pieno controllo della gara, l’Happy Casa si è regalata un ultimo quarto da 31-10. E Bologna ha perso di un punto (78-77).
«Contro di noi cercheranno da subito di avere un grande impatto difensivo, cosa che è nelle loro corde. Proveranno ad attaccare la nostra area con il gioco di post bassi che è un po’ il loro marchio di fabbrica. Su questi due aspetti noi dovremo essere perfetti nella circolazione della palla, nella capacità di curare i dettagli nell’esecuzione dei nostri giochi, perchè fermare la palla contro di loro diventa complicata. Visto che ti vai a scontrare con corpi difficili da sormontare».
Salto di qualità
«Invece, difensivamente dovremo dimostrare e confermare i progressi fatti nella protezione della nostra area, evidenziati nell’ultimo periodo. Anche se le modalità con le quali la Virtus gioca sono molto diverse da quelle degli avversari affrontati ultimamente. Bologna non è una squadra di pick and roll, tranne quando gioca Teodosic. Ma è una squadra che insiste con il gioco dentro l’area, quindi li dovremo dare una risposta non soltanto tecnica ma soprattutto fisica».
Con una squadra che ruota a otto e che a oggi attende ancora un innesto di mercato (nel ruolo di ala forte), Ramagli ha suggerito a se stesso di cambiare le modalità di lavoro in preparazione alla partita. «Dobbiamo cambiare, dobbiamo mutare. Questo ci impone il momento. Abbiamo deciso di intraprendere una strada diversa nella distribuzione del volume di lavoro per andare incontro alle necessità dei nostri giocatori, cercando di individualizzare per quanto possibile l’intervento. Ci sono giocatori che hanno bisogno di recuperare di più, altri che necessitano di allenarsi di più. Per cui, non è sempre semplice. Il nostro roster è compatibile con le nostre esigenze, quindi non possiamo permetterci di tenere fermi tre o quattro giocatori. Abbiamo bisogno di allenarci, ed è chiaro che possiamo intervenire sulle modalità dell’allenamento per rendere la seduta stessa allenante ma nello stesso tempo non eccessivamente stressante per qualcuno che magari ha un sovra utilizzo durante le gare di campionato».