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«Tezenis, vivi il tuo presente Ora riaccendiamo il motore»

Lorenzo CarotiLa Tezenis di Ramagli ha una striscia aperta di sette vittorie consecutive FOTOEXPRESSGiovanni Pini
Lorenzo CarotiLa Tezenis di Ramagli ha una striscia aperta di sette vittorie consecutive FOTOEXPRESSGiovanni Pini
Lorenzo CarotiLa Tezenis di Ramagli ha una striscia aperta di sette vittorie consecutive FOTOEXPRESSGiovanni Pini
Lorenzo CarotiLa Tezenis di Ramagli ha una striscia aperta di sette vittorie consecutive FOTOEXPRESSGiovanni Pini

«Inutile attaccare il futuro. Sono troppe le variabili dentro ad una stagione che spesso è fuggita al controllo». La risposta di Alessandro Ramagli a chi gli chiede notizie sugli obiettivi della Tezenis, è chiara. «Viviamo solo il presente. Pensiamo solo alla prossima partita. E così dovrà essere da qui alla fine della stagione. Tutti sappiamo cosa ci sta succedendo tutto attorno. Andare oltre non ha senso, non è nemmeno consigliato». La prossima partita è domani: a Verona arriva Torino, la prima della classe. «La prima in tutto. Sono i più forti, sono presi meritatamente la testa del campionato. Per testarci, non potevamo chiedere di meglio. Sarà una gara di grande significato. Per noi e anche per loro». La Tezenis, nell’ultima partita della regular season, può ambire ancora a conquistare il terzo posto. Al massimo, chiuderà quarta. La striscia positiva resta aperta a sette vittorie consecutive. «Dobbiamo riaccendere i motori e rimetterci in ritmo. Torino, di fatto, non ha mai smesso di giocare. Al di là del loro valore tecnico, avranno anche questo vantaggio. La gara del Forum dirà a che punti siamo arrivati e quanto saremo pronti a questo nuovo approccio alla stagione. Verremo sollecitati sul piano fisico e mentale. Ma tutto serve per ripartire». La Tezenis è reduce da «tre settimane dove non tutto è andato per il verso giusto» ammette Ramagli, «perchè la prima settimana si è lavorato bene, la seconda abbiamo fatto i conti con le assenze, e in questa terza ci siamo ricompattati. Naturalmente, non c’è ancora Caroti, che sta procedendo nel suo percorso di recupero». E Pini? «Allenarsi lo aiuta, giocare lo aiuta ancora di più. Giovanni ha bisogno del campo e noi abbiamo bisogno di lui». Chiuso con il campionato, partirà subito dopo la fase ad orologio. «Una lunga gestazione» la definisce il coach «che ci accompagnerà verso i play off. E li dovremo arrivarci nel miglior modo possibile. Ma, non chiedetemi ancora di parlare di obiettivi. L’ho detto: la situazione attuale ci impone di parlare solo del presente. Troppe le variabili, troppe le incertezze». E la classifica (quasi) finale, racconta la verità, proprio tutta la verità? «Per le prime posizioni direi di sì. Scendendo verso la metà e andando più in giù, penso che ci siano squadre che abbiamo finito per pagare un conto fin troppo salato con le contingenze della stagione». Orzinuovi su tutti. Colpito duramente dal Covid, «e adesso in lotta per salvarsi, dopo che si era attestato nelle primissime posizioni». Ramagli ha introdotto «qualcosa di nuovi nei giochi d’attacco e altro avremo modo di introdurre. Resta il fatto che dovremo farci trovare pronti, perchè da qui in avanti non ci saranno più pause, e i rischi restano tanti. Dovremo calarci mentalmente nella situazione». Un passo indietro, per non dimenticare il passato recente: cosa aveva chiesto la proprietà alla Scaligera al momento del suo arrivo? «Di salvare la stagione. Concetto abbastanza esteso. C’era da recuperare una posizione di classifica più tranquilla, prima di tutto. Ma entrare nei play off rappresentava obiettivo di inizio stagione. Ci siamo riusciti, uscendo dai gironi infernali. Ma adesso inizia tutta un’altra storia». E da lì si riparte. •

Simone Antolini

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