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Tezenis sogna la cinquina contro Capo

Giovanni Pini a duello con Tony Easley, nella gara vinta da Verona con Bergamo FOTOEXPRESS ZATTARINPresenza a rischio per Phil Greene FOTOEXPRESS
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Punto e a Capo. Perchè non c’è passato che conti dentro a questa partita. Solo il presente. E l’obbligo di vincere per rendere migliore il futuro. La Tezenis è sbarcata ieri pomeriggio in Sicilia. Sei giorni itineranti sull’Isola. Primo appuntamento stasera al PalaFantozzi di Capo d’Orlando, con palla a due alle 21. Poi, da domani, Verona comincerà a pensare alla seconda gara in Sicilia, in programma sabato, alle 18, a Trapani. Chilometri e sudore. La classifica che non dice ancora tutto (tanti i recuperi da giocare) ma che può diventare indice dell’umore della Scaligera. Di sicuro, il barometro di casa Ramagli segna sereno. La Tezenis, infatti, è arrivata a Capo forte di quattro vittorie di fila. Si è risollevata la Scaligera, in corsa per un posto al sole (play off), ma allo stesso tempo consapevole di non dover sbagliare molto da qui alla fine della regular season (solo quattro partite). Perchè potrebbe essere coinvolta in spiacevoli giochi di bassa classifica. Coach Ramagli anticipa così la sfida con Capo: «Ci aspetta una partita, a Capo d’Orlando, secondo me difficilissima. Hanno avuto problematiche con i giocatori più importanti nelle ultime partite: contro di noi era assente Johnson, poi Floyd in una gara successiva e ancora Johnson. Una squadra improntata sulla coppia di americani, quando ne viene a mancare uno diventa difficile mantenere alto il livello di competitività. Anche per loro sarà importante recuperare i due giocatori più importanti della squadra e se saranno presenti, ci attende una partita che non ci dovrà lasciare nessun tipo di pensiero rispetto a quello che è successo all’andata. In più per loro sarà una partita fondamentale a poche giornate dalla fine e quindi quando vai sul campo di una squadra che metterà in campo tutte le sue energie per la classica partita “do or die” è chiaro che l’aspetto mentale è quello più importante perché ti guiderà nel fare una partita competitiva contro una squadra che darà tutto». La chiosa è di “Lollo“ Caroti: «Capo d’Orlando è una squadra che gioca un ritmo molto alto, noi dovremmo essere bravi, come abbiamo fatto all’andata, a rallentarli e a controllare il ritmo di gioco. Loro hanno giocatori che se prendono fiducia è difficile fermarli. Io l’andata l’ho vista da fuori, i ragazzi hanno fatto una grandissima partita. C’è da dire che a loro mancava un americano e giocavano senza il pivot, quindi sarà sicuramente una partita diversa, conosciamo le loro caratteristiche dovremmo essere bravi a giocarci contro e condurre la partita nei nostri binari». La campagna di Sicilia inizia stasera. Non sarà passeggiata tra gli ulivi. •

Simone Antolini

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