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Tezenis sette volte bella Orzinuovi giù all’overtime

La forza, il talento, la rabbia. Francesco Candussi e Gio Severini contro l’onda Orzinuovi FOTOSERVIZIO EXPRESS
La forza, il talento, la rabbia. Francesco Candussi e Gio Severini contro l’onda Orzinuovi FOTOSERVIZIO EXPRESS
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La forza, il talento, la rabbia. Francesco Candussi e Gio Severini contro l’onda Orzinuovi FOTOSERVIZIO EXPRESS

Verona sette volte bella. Orzinuovi cade ai supplementari (85-76), la Tezenis ha imparato a volare. Lo ha fatto, stavolta, aprendo le ali sull’orlo del precipizio. Infinita nelle aspirazioni. Senza fine, nei fatti. Capace di cogliere l’attimo e prendersi una vittoria pesantissima. Per adesso e per il futuro. Un capolavoro di energia, testa, sistema, coraggio. Con brivido. Perché la Tezenis si riprende la partita a 2“ dalla fine quando Greene impatta in sospensione e consegna l’overtime ai gialloblù. Orzinuovi vede sfumare la vittoria e crolla ai supplementari. Asciugata da una Scaligera pronta a rispondere colpo su colpo. Infinita nelle energie. Soprattutto quelle mentali. Candussi Re Mida. Greene uomo della Provvidenza. Rosselli artigiano del sogno. La zona (3-2) di Orzinuovi corrode. Verona va interna con Candussi. Una tonnara in area. L’Agribertocchi ti spinge fuori, mette intensità. Ma trova un pivot pronto alla lotta ed una Verona fluida e già in trance. Almeno, questo dice il primo quarto. Dura, vero. Perché i lombardi stancano muscoli e pensieri dell’avversario. Ma non trovano transizione e contropiedi mortiferi. Merito anche della gabbia costruita su Miles. Costretto a tiri sospirati, che gli fanno rimediare uno 0/5 nei primi dieci di partita. La Scaligera chiude la prima corsa avanti 20-17. Un possesso pieno di energia, nonostante dalla distanza non entri quasi nulla (2/9). Orzinuovi martella, ti spinge via, ti allontana dal ferro. E Ramagli deve concedere una sosta ai box a Candussi, che sotto garantisce isolamenti lucidi e punti preziosissimi. La lotta al rimbalzo è sul filo dell’equilibrio. Jones si vede soprattutto al rimbalzo (cinque nei primi dieci minuti). Una caviglia in disordine morde ai fianchi Pini, costretto a presenza di sofferenza. E il secondo quarto presenta salite e trappole. Perché l’Agribertocchi alza la pressione difensiva e trova le ispirazioni di Spanghero e Galmarini. Punti messi in transizione, da lontano, in entrata. La produzione offensiva dei giganti di Ramagli è rallentata. Dura entrare, dura alzare le mani a canestro sui raddoppi sistematici dei lombardi. Verona regge di muscoli e viaggia spesso in lunetta. Fermare il tempo, respirare e imbucare aiuta. Orzinuovi corrode e sorpassa. Ma di un nulla. All’intervallo lungo la squadra di coach Corbani è avanti 42-41. Candussi viene attaccato in maniera spietata (4/10 dal campo), ma garantisce speranza e già 12 punti. Resta il 3/12 da tre che non aiuta a scardinare una difesa che collassa, preme, ti frana addosso. Miles sedato (2/7), Spanghero e Hollis, però, in doppia cifra (10 punti). Era complessa, e si sapeva. La sofferenza arriva, puntualissima, nel terzo quarto. Si avverte soprattutto quando Ramagli deve fare a meno “sotto“ di Candussi e Jones, costretti alla panca per cumulo falli. Bobby è protagonista assoluto nei primi 5’ con otto punti messi tra lunetta e attacco al ferro. Le belle notizie: i quattro falli di Hollis e di Miles, che restano comunque, attaccati alla partita. Un regalo della guardia americana (fallo e tecnico) manda Tomassini in lunetta per tre punti fondamentali che permettono alla Scaligera di ritrovare la parità (56-56). La speranza si beve a sorsi. Ultimo quarto in equilibrio e finale spezza cuore. Greene manda in frantumi l’ultimo possesso, Jones commette fallo. Galmarini, a 6“ dalla fine fa uno su due. Orzinuovi prende rimbalzo e di nuovo fa 1/2 con Spanghero. Verona è sotto di due a 2“. Rimessa e palla a Phil che trova il ritmo per infilare il 71-71 che vale un supplementare insperato. Verona decolla nell’overtime e si regala un fantastico 14-5. La vince sulla lunga distanza. Tomassini mette i punti dell’orgoglio, Greene la tripla che “spacca“ la partita (81-74). Rosselli incassa lo sfondamento che manda Hollis definitivamente fuori dalla partita. Pure Miles abbandona per quinto fallo. Il finale è difesa lucida e gestione. Orzinuovi ferma il tempo ma manda in lunetta la Scaligera che fugge via (85-76). •

Simone Antolini

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