<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Tezenis, serve il massimo È una Reyer di campioni»

Dinamite Tutta la grinta di coach RamaglI durante la gara con Trieste FOTOEXPRESSWalter De RaffaeleDavide Casarin
Dinamite Tutta la grinta di coach RamaglI durante la gara con Trieste FOTOEXPRESSWalter De RaffaeleDavide Casarin
Dinamite Tutta la grinta di coach RamaglI durante la gara con Trieste FOTOEXPRESSWalter De RaffaeleDavide Casarin
Dinamite Tutta la grinta di coach RamaglI durante la gara con Trieste FOTOEXPRESSWalter De RaffaeleDavide Casarin

Amici contro. Reyer-Tezenis è anche duello in panchina tra Walter De Raffaele e Alessandro Ramagli. Filosofi della palla a spicchi con radici livornesi mossi da stessa grande passione. E pure per il tecnico di Venezia c’è stato passaggio veronese. Breve, brevissimo e sfortunato. «Walter è un amico» racconta Ramagli, «quando ci sentiamo si parla tanto di vita e poco di pallacanestro. Il legame è forte, C’è grande stima e tantissimo affetto. Poi, lui ha davanti a sé carriera luminosa. A Venezia ha vinto due scudetti, una Coppa Italia, una FIBA Eurocup. Credo siano pochi i tecnici italiani a vantare una bacheca così prestigiosa». Sarà partita del cuore anche per Davide Casarin. Cresciuto alla Reyer, oggi guidata dal papà Federico, presidente degli orogranata. «Davide sta recuperando da un infortunio alla gamba non ancora smaltito del tutto. Da parte sua c’è grandissima disponibilità. Assicura la presenza all’allenamento e poi lavora di terapie per farsi trovare pronto alla seduta successiva. Per il resto, la squadra c’è». Verona è viva, in galleggiamento salvezza. Reduce anche da due vittorie consecutive contro Napoli e Trieste, concorrenti nella corsa alla permanenza nella massima serie. «La squadra sa quello che voglio. Da sempre non ci possiamo accontentare di quanto fatto. Dobbiamo trovare un equilibrio che sia di aiuto nei momenti di difficoltà. Associato ad una costanza di rendimento che ci permetta di evitare di finire in burrasca. Non è semplice, perché la serie A non perdona, e chi è in lotta con noi per la salvezza continua a rinforzarsi. Ma abbiamo il dovere di chiedere sempre qualcosa in più a noi stessi». La Reyer, oggi, viaggia con un record di sette vinte e sei perse. Non sono mancati i passaggi a vuoto. L’ultimo nel derby veneto con Treviso, perso sette giorni fa al PalaVerde 100-93. «Li troveremo per questo ancora più arrabbiati e motivati. Per entrare nelle prime otto e avere accesso alle Final Eight di Coppa Italia, dovranno per forza di cose vincere almeno una delle due prossime partite. E adesso arriviamo noi a casa loro». Poche parole. «Servirà impatto lucido, presenza su tutte e due le metà campo, grande attenzione e controllo del nostro ritmo. Venezia ha perso punti per strada perché vive una stagione di restyling. Il cambiamento porta con sé assestamento. Ma sono convinto che la Reyer è squadra di campioni e arriverà a giusta carburazione dentro al campionato. Hanno tutto per competere ad alti livelli. Il loro percorso in Europa è apprezzabile. In campionato sapranno alzare ulteriormente l’asticella per arrivare in fondo al meglio. La Reyer di De Raffaele è organizzatissima. Alle spalle c’è un lavoro tattico che deve solo essere metabolizzato strada facendo da un gruppo che ha cambiato nove elementi in estate. Noi affrontiamo la gara consapevoli che anche minimi black out potrebbero costarci carissimo. Ma lavoreremo proprio per restare sempre connessi dentro la nostra partita».•.

Simone Antolini

Suggerimenti