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Tezenis, prova di maturità E l’Urania deve arrendersi

Abbracci e sorrisi nel dopo gara dell’Agsm Forum. Per la Tezenis un’altra vittoria pesante FOTOEXPRESS ZATTARIN
Abbracci e sorrisi nel dopo gara dell’Agsm Forum. Per la Tezenis un’altra vittoria pesante FOTOEXPRESS ZATTARIN
Abbracci e sorrisi nel dopo gara dell’Agsm Forum. Per la Tezenis un’altra vittoria pesante FOTOEXPRESS ZATTARIN
Abbracci e sorrisi nel dopo gara dell’Agsm Forum. Per la Tezenis un’altra vittoria pesante FOTOEXPRESS ZATTARIN

Il cuore, la rabbia e la giusta lucidità. La Tezenis supera anche lo scoglio Urania (93-80). Vince di energia, aggiudicandosi tre dei quattro quarti, manda cinque giocatori in doppia cifra, usa il tiro da tre come spada affilatissima per trafiggere la difesa di Milano e porta a casa un successo che fa morale e classifica. Due falli all’alba, un problema in più per Diana che deve richiamare subito Greene in panchina. La pressione va addosso a Jones, che risponde presente. Bobby trascina Verona nel primo quarto: otto punti messi di muscoli e testa e pure quattro rimbalzi a creare speranza. Milano ha mani appuntite, crea fastidio in entrata ad una difesa non sempre preparata ad alzare barricate. Si viaggia comunque punto a punto. E al primo break l’equilibrio è totale: 20-20. La Scaligera fa cilecca da tre (1/6) ma usa l’area per fermare il tempo e andare in lunetta. Pini è in crescita. Mette un’entrata ed una giocata soffice dalla media. Serve averne così. Secondo quarto a rincorrere. L’Urania prova accenni di fuga quando stacca di due possessi pieni i gialloblù (30-36). Ma la Tezenis è pronta, sceglie il gioco interno, si appoggia su Candussi. E il pivot non delude. Buoni i post dai quali escono punti pesanti. Buono anche il gioco in appoggio. Verona magari palleggia troppo ma sfrutta al meglio i secondi a disposizione, risalendo la corrente e piazzando il sorpasso all’intervallo lungo: 44-39. Si rivede anche Greene: tripla ed entrata plastica. Caroti e Severini trovano i tempi giusti per castigare dagli angoli la difesa meneghina. L’energia è sufficiente per pareggiare la rabbia milanese al rimbalzo. L’Urania resta, però, incollata alla gara. La Scaligera ha buon impatto nella ripresa. Vita semplificata con una ritrovata ispirazione da tre. Così Milano va in apnea. Piazzano bombe in sequenza Candussi, Tomassini, Severini e Greene. Milano cerca di stare dentro la gara strappando punti sotto e dalla lunetta. Severini è quello dei tempi migliori. Qualità offensiva e difese all’altezza. Alla penultima sirena i giganti di Diana hanno preso il largo, avanti 70-61. Non è chiusa. Ma funziona il sistema, il ritmo è sostenuto, pure la fluidità nella circolazione di palla. La conferma arriva subito. Verona è interna per scelta. Jones sentenzia da sotto. Il gioco a due Caroti-Candussi manda in fuga la Tezenis (74-61) e coach Villa è costretto a fermare il tempo per raccogliere le idee. Ma la gara è segnata. La Tezenis continua a piazzare dardi dalla corda. Fiacca la resistenza di Milano, che si prende punti da sotto ed in entrata ma non “vede“ mai la possibilità di rientrare in partita. In più, Verona difende quanto basta per alzare i tempi di gioco dell’Urania e portare a casa una vittoria pesantissima. •

Simone Antolini

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