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Tezenis in emergenza. Ramagli torna a... casa senza Caroti e Giga

Debutto casalingo per Alessandro Ramagli FOTOEXPRESS
Debutto casalingo per Alessandro Ramagli FOTOEXPRESS
Debutto casalingo per Alessandro Ramagli FOTOEXPRESS
Debutto casalingo per Alessandro Ramagli FOTOEXPRESS

L’emergenza fa paura. E la Tezenis si trova sempre più difficoltà. Terz’ultima in classifica, con davanti un calendario complicatissimo e alle spalle una settimana che ha portato infortuni e frustrazione. Stasera, alla palla a due delle 18 contro l’Assigeco Piacenza (debutto casalingo per Ramagli), mancheranno Caroti (forte contusione alla coscia) e Janelidze (lesione distrattiva di primo grado al retto femorale sinistro). Piove sul bagnato «tenendo pure conto» ammette coach Ramagli «che Greene ha dovuto convivere con il riacutizzarsi di problemi che arrivano dal passato. E pure Pini e Rosselli sono ancora alla ricerca della condizione migliore». Situazione che sfiora il drammatico e che aggiunge malessere e preoccupazione per il futuro. «Tutti vorremmo vivere la settimana perfetta, con dodici giocatori senior nella condizione migliore per allenarsi al top. Ma adesso va decisamente in maniera diversa. Il momento va accettato, l’emergenza presa di petto. I ragazzi che si allenano con noi cercano di darci una mano. Logico che una situazione di questo tipo rende tutto più difficile». E complica notevolmente il lavoro di Ramagli. «Le tante assenze tolgono riferimenti. Ma dobbiamo vivere il desiderio di uscire da questo momento di difficoltà che sta durando da tanto tempo. Le assenze di Caroti e Janelidze non saranno di breve durata. In più, stiamo convivendo con situazioni fisiche che già si conoscono. Pini riesce a tenere un’ora di allenamento, Rosselli si sforza, ma dopo 40 giorni di stop non è facile. E pure per Phil è stata settimana davvero complicata». Lavorare sulla costruzione di un sistema di gioco diventa impresa ardua: «Offensivamente non ho cambiato niente» aggiunge l’allenatore, «perchè non potevo fare molto di più, considerata anche la situazione che si è creata. Abbiamo cercato, invece, di toccare le corde della difesa, che rappresenta oggi la nostra vera debolezza. Ho cercato di mettere le mani, anche nella durata dell’impegno fisico. Poi, in questo, la risposta è stata a giorni alterni complicata e soprattutto resta complicato lavorare sul livello dell’attenzione quando, nella parte finale dell’allenamento, ti ritrovi senza anche quattro giocatori senior, con la squadra infarcita di ragazzi del settore giovanile. Ma è adesso che dovremo essere bravi a dimostrare che la nostra testa può portarci nella giusta direzione. Dentro ad una partita possiamo andare in difficoltà sul piano fisico, ma mentalmente dobbiamo restare sempre vivi. Noi abbiamo giocatori che anche camminando possono produrre la giocata in grado di cambiare la partita. Le partite non le dobbiamo vincere di 180 punti ma di un solo possesso». E poi c’è il mercato. Il nuovo ds Frosini ci lavora. Serve intervenire sotto canestro. Il vicepresidente Giorgio Pedrollo aveva pensato a Mike Hall, situazione che poi non è stata sviluppata. In queste ore Scafati ha chiesto notizie di Francesco Candussi, ma anche qui non si è andati oltre i contatti. «L’emergenza è reale» taglia corto Ramagli «naturale quindi buttare un occhio al mercato. In questo momento la società resta vigile. Ma ancora non c’è una situazione calda». •

Simone Antolini

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