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Tezenis, il viaggio è in salita «Costretti a reinventarci»

Tutta la grinta di coach Alessandro Ramagli FOTOEXPRESS ZATTARIN
Tutta la grinta di coach Alessandro Ramagli FOTOEXPRESS ZATTARIN
Tutta la grinta di coach Alessandro Ramagli FOTOEXPRESS ZATTARIN
Tutta la grinta di coach Alessandro Ramagli FOTOEXPRESS ZATTARIN

Sempre in salita. Il Paradiso della Tezenis ha pareti ripide e scivolose da scalare. Non ci sarà (da qui alla fine del campionato) Taylor Smith a Brescia. Assenza pesantissima. Un problema in più per questa Scaligera costretta a vivere sempre con il mare in tempesta. «Una partita di difficile interpretazione» ammette Alessandro Ramagli, «perché chiaramente noi ci presenteremo con un assetto totalmente da scoprire; non saranno i nostri avversari a doverci scoprire ma dovremo farlo noi stessi, è una situazione in divenire. Loro vengono da un campionato un po’ particolare. È una squadra costruita con intelligenza, anche con risorse significative, però hanno avuto una serie di problematiche molto serie che hanno condizionato il cammino in campionato. L’assenza di alcuni giocatori è stata pesantissima da smaltire. Il fatto di aver perso Caupain per così tanto tempo e aver avuto Petrucelli fuori per tanto è stato sicuramente qualcosa che hanno pagato, in termini di abitudini di gioco e anche di vittorie e sconfitte. Si sono ritrovati in un weekend e in quel weekend hanno espresso una pallacanestro di altissima qualità, sia nella metà campo difensiva che in quella offensiva, e non è un caso che si sono portati a casa la Coppa Italia. Dopo hanno ricominciato un cammino un po’ più regolare, soprattutto nell’ultimo periodo, con 3 vittorie nelle ultime quattro gare». Brescia è un rebus da sciogliere. «Hanno ritrovato molto il senso della loro profondità di roster» aggiunge Ramagli, «soprattutto nella metà campo difensiva, dove hanno alzato l’impatto fisico, distribuendo energie, aggressività e intensità tra i tanti giocatori che hanno. Non avranno Kenny Gabriel che ha subìto una distorsione al ginocchio a Napoli. Fortunatamente per loro, ma anche per lui, è una distorsione recuperabile. È un giocatore importante che difensivamente gli dava impatto al rimbalzo e, offensivamente, gli dava perimetro. Hanno però un roster chiaramente molto profondo. Gli adeguati sostituti di Gabriel saranno Nicola Akele, Christian Burns e David Moss, si sta parlando di tre giocatori di un certo tipo e con un certo pedigree. A questi bisogna aggiungere la coppia di lunghi, che è una coppia di grande solidità e fisicità. Questa è un po’ la loro fotografia». «È chiaro che anche loro arriveranno con questo problema legato a Kenny Gabriel e dovranno un pochino aggiustarsi, però hanno giocatori che, ruolo per ruolo, possono andare a sostituire lo stesso Gabriel, con delle modalità diverse. Questo a testimonianza che nessuna squadra riesce a vivere una stagione senza andare incontro a problematiche che a volte ne cambiano anche le connotazioni tecniche, tattiche e magari ne cambiano un po’ anche le prospettive e le aspettative. Quando succedono problemi fisici non è facile sempre avere le risposte in tasca e loro in questo hanno sicuramente fatto un po’ più di fatica. Sembra che ora siano su una strada diversa, lontani dai playoff due vittorie, non è facile recuperare tutto quel terreno in poco tempo però è una squadra forte e profonda, allenata molto bene da Alessandro Magro, giovane coach che lo scorso anno è stato tra le rivelazioni».•.

Simone Antolini

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