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Tezenis, il derby è speciale Tomassini accende Verona

L’esplosione di energia di coach Andrea Diana durante un time out FOTOEXPRESSUn’espressione curiosa di Giovanni Tomassini
L’esplosione di energia di coach Andrea Diana durante un time out FOTOEXPRESSUn’espressione curiosa di Giovanni Tomassini
L’esplosione di energia di coach Andrea Diana durante un time out FOTOEXPRESSUn’espressione curiosa di Giovanni Tomassini
L’esplosione di energia di coach Andrea Diana durante un time out FOTOEXPRESSUn’espressione curiosa di Giovanni Tomassini

Domani arriva il derby. Partita sempre speciale contro Mantova. Si gioca in terra virgiliana, palla a due alle 18. La Tezenis è reduce dal ko di Torino (91-82). E deve tornare a muovere subito la classifica per cercare di agganciare la zona più nobile del torneo. ALTI E BASSI. Le criticità restano. Senza Rosselli, con Pini non ancora pronto («sono al trenta per cento delle mie possibilità» ha confidato l’ex Fortitudo pochi girni fa ndr). Ma è proprio nelle difficoltà che «ciascuno trova la sua strada». E Giovanni Tomassini ha scelto la sua. «Più responsabilità, più possessi da gestire, la certezza di dover e poter essere importante per la squadra». A Torino si è messo alle spalle «una partita non positiva. Ma credo che si sia visto, senza fermarsi solo al referto (0/8 dal campo ndr). Sappiamo benissimo che quando cala l’energia diventa difficilissimo per tutti. E di fronte avevamo una squadra di grande forza e talento». IN RITMO. Un passaggio a vuoto che non offusca le precedenti prestazioni di grande valore tecnico ed agonistico offerte dal playmaker della Scaligera. «C’era da tirare fuori qualcosa in più. E penso di averlo fatto. La testa sempre dentro la partita dev’essere punto di partenza fondamentale per cercare di avere impatto positivo sull’incontro». Tomassini si guarda indietro, senza andare troppo a fondo nel passato. Il mese di gennaio ha consegnato alla Tezenis cinque vittorie e due ko. Una sola partita giocata davvero sotto tono: quella contro Casale in casa. Persa male, molto male. Prima e dopo, i successi con Bergamo, Trapani, Milano (due volte) e Orzinuovi. CAMBIO DI PASSO. «Siamo diversi» ammette ancora Tomassini «rispetto al passato. Credo di poter dire che questa squadra ha trovato una sua identità. Anche lo spirito di squadra è cambiato rispetto alla prima parte di stagione. Siamo più pronti a reagire alle avversità, siamo più determinati, c’è grande condivisione e non manca il senso di responsabilità. Certo, non finisce qui. E sappiamo benissimo che c’è ancora molto da fare. Ogni partita è storia a sè, e va interpretata in maniera diversa da tutte le altre. La nostra bravura dovrà essere quella di leggere bene ogni situazione. A volte serve intensità per spingere via gli avversari. A volte l’intensità va tolta, come quando a Orzinuovi era necessario togliere ritmo al nostro avversario. Non dovranno mai mancare concentrazione e lucidità. Gli errori fanno parte del percorso di ciascuno di noi. Ma vanno limitati, magari evitati, corretti». IL DERBY. E domani la Tezenis torna in campo, ancora in trasferta. Stavolta nella vicina Mantova, contro un avversario che ha cambiato da poco allenatore (Di Carlo ho sostituito Di Paolantonio ndr), reduce dal ko casalingo (60-70) contro l’Urania Milano. In classifica, gli Stings, sono due punti dietro Verona con tredici partite giocate, cinque vittorie e otto sconfitte. «È sicuramente una partita importante anche per la classifica» commenta Tomassini. «Rispetto all’andata è una squadra differente perché hanno cambiato allenatore e aggiunto un giocatore, Marco Ceron (passato anche dalla Tezenis durante la prima fase di stagione ndr), quindi con un’imprevedibilità in più anche a livello offensivo. Noi dobbiamo continuare con il trend che abbiamo avuto a gennaio, muovendo la palla e cercando di andare dentro per stringere l’area. Noi dobbiamo stringerli per poi cercare delle soluzioni sul perimetro che comunque, anche se spesso ne abusiamo, è una nostra arma importante». Per la partita di domani resta ancora indisponibile Rosselli, ai box causa Covid dal 26 dicembre. •

Simone Antolini

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