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BASKET SERIE A

Pedrollo: «Tezenis, ci stiamo buttando via. Oggi giocano solo in tre»

«Anderson, Smith e Cappelletti non possono bastare da soli. Mi attendo di più da Sanders. Holman finalmente ha avuto impatto»


Persa alla fine. Persa di rabbia. La Tezenis esce frustrata anche dalla sfida con Pesaro. «Ci manca qualcosa» dice Alessandro Ramagli. Verona delude, Verona è corta. Verona è friabile. E così, proprio non va.

Giorgio Pedrollo, a freddo qual è il primo pensiero dopo la sconfitta con Pesaro?
«Male, anzi, malissimo. Ci siamo buttati via. Abbiamo buttato via un’altra occasione per provare a muovere la classifica. E queste sono sconfitte che fanno male».

Il problema principale qual è?
«Giochiamo in tre. Giocano Anderson, Cappelletti e Smith. Ma da soli non possono bastare per portare in fondo le partite. E mi spiego: non dico che manchi il contributo d’impegno dagli altri. Ma serve un impatto diverso, un contributo all’altezza delle aspettative. Altrimenti rischia di complicarsi il nostro percorso verso la salvezza».

Holman era osservato speciale dopo un inizio non proprio convincente
«E finalmente abbiamo visto un altro giocatore. Si è preso responsabilità, si è preso tiri pesanti, ha dimostrato tutta la sua verticalità sotto canestro. Ma adesso deve elevare anche il suo livello difensivo».

Sanders vive un momento difficile
«Sì, lo vedo passare la palla, quando invece da lui ci aspettiamo tiri e leadership. Probabilmente sta pagando caro la mancata preparazione estiva e anche l’età potrebbe giocare un ruolo importante. Ma quando lo abbiamo scelto eravamo convinti di fare la cosa giusta. Certo, non può essere questo il giocatore che ci aspettiamo noi».

Contro Pesaro le rotazioni hanno evidenziato l’assenza di una omogeneità nei valori (e nell’energia) in campo
«Esce poco dalla panchina. E anche questo è un problema. Ramagli deve per forza di cose dare respiro al quintetto forte. Sulle scelte di campo ancora non mi esprimo. Magari, però, mi piacerebbe vedere Bortolani più coinvolto ed un assortimento di rotazioni che ci permetta di non finire dentro a dei pericolosi black out».

Più volte ha detto: siamo vigili sul mercato. Non crede, però, sia arrivato il momento di intervenire in maniera decisa?
«Certo, perchè abbiamo buttato tanti punti. Abbiamo un “vuoto cosmico“ nel ruolo di ala. Ci serve anche un ricambio di peso sotto canestro. Io farei subito un paio di interventi. Frosini e Agostinelli non hanno mai smesso di raccogliere profili. Qualcosa va fatto assolutamente».

Nelle ultime due partite Ramagli ha mandato in vetrina Rosselli proponendolo nel quintetto di partenza
«...e Guido resta un esempio per tutti. Ha offerto ancora pallacanestro di alta qualità e il suo contributo è stato massimo fino a quando l’energia non è venuta meno».

Il suo livello di preoccupazione?
«Voglio essere realista ed evitare di farmi prendere dall’ansia. Purtroppo quello che è stato buttato non lo possiamo più recuperare. Ma nulla è compromesso ancora. E abbiamo la responsabilità e la possibilità di cambiare le cose».

Simone Antolini

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