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Tezenis, dolce gennaio: Verona si è ritrovata. Ora un mese di fuoco

Andrea Diana indica la via da seguire alla sua Tezenis FOTOEXPRESS ZATTARINFrancesco Candussi, tra i protagonisti contro  l’Urania
Andrea Diana indica la via da seguire alla sua Tezenis FOTOEXPRESS ZATTARINFrancesco Candussi, tra i protagonisti contro l’Urania
Andrea Diana indica la via da seguire alla sua Tezenis FOTOEXPRESS ZATTARINFrancesco Candussi, tra i protagonisti contro  l’Urania
Andrea Diana indica la via da seguire alla sua Tezenis FOTOEXPRESS ZATTARINFrancesco Candussi, tra i protagonisti contro l’Urania

La regola delle «tre C»: credibili, cattivi, coinvolti. Così la Tezenis si è risollevata dopo momenti bui. Così la Verona dei canestri ha saputo dare valore al lavoro di Andrea Diana, finito anche lui, sul banco degli imputati, quando prestazioni e risultati non si erano dimostrati all’altezza delle aspettative. SVOLTA. Oggi la Tezenis pare essere rinsavita. La gara vinta in maniera pulita contro l’Urania Milano è sintesi perfetta del momento. Verona in ritmo, Verona capace di essere interna al momento giusto, Verona brava ad evitare trappole e black out, Verona che si perde qualche volta negli aiuti, ma sotto canestro riesce comunque a mettere la giusta energia. In più, c’è stata un’esplosione di bombe che ha contribuito a rendere più semplice la via d’accesso alla vittoria contro i Wildcats. BOMBARDAMENTO. Tredici triple andate a segno su trenta tentativi effettuati (43.3 per cento) hanno impreziosito una prestazione offensiva lucida anche negli isolamenti, anche nei giochi a due, anche nella costruzioni di tiri dalla media e da sotto. Tutto questo per dire che Verona sembra essersi ritrovata. In attesa, tra l’altro, del miglior Pini e del ritorno pure di Rosselli, costretto da oltre un mese a restare a guardare a causa del Covid. MESE SUPER. Gennaio ha consegnato alla Tezenis cinque successi (Urania due volte, Bergamo, Orzinuovi e Trapani) ed una sola sconfitta (Casale al Forum). Che, a leggerla così adesso, sembra storia facile e bella. Ma il mese è stato tutt’altro che semplice. Vittoria con Tezenis convalescente a Bergamo. Successo limpido ma contro avversario dimesso in casa contro Trapani. Affermazione brillantissima a Milano, sempre contro l’Urania, alla quale, però, ha fatto seguito l’unica battuta a vuoto del mese al Forum contro Casale. DIANA SOLIDO. Scaligera svuotata - il regresso di prestazioni negative ha reso ancora più difficile da digerire il ko - e proprietà irritata. Fino ad arrivare ad una lunga riflessione tra i Pedrollo e il gm Giuliani sul futuro di Diana. Il coach ha saputo rispondere alla grande. Vincendo due gare di fila in maniera tutt’altro che scontata. E oggi, dopo i successi con Orzinuovi e Urania, la posizione del tecnico livornese pare essere solida. Il gruppo è con lui, i risultati parlano per lui, la tendenza sembra essere quella giusta. Verona, insieme a Piacenza Tortona e Orzinuovi è la squadra che viaggia a maggiore velocità nell’ultimo segmento (cinque gare) di stagione: quattro vinte ed uno stop. FEBBRAIO DI FUOCO. Verona adesso è settima con 12 punti. Posizioni più che accettabile visto le difficoltà dell’inizio, gli infortuni, la classifica corta, il Covid. Gli esami, però, non finiscono mai. E febbraio sarà mese di fuoco, con sette partite in programma nell’arco di venticinque giorni. Si comincia domani con il recupero - complicato - di Torino contro la Reale Mutua. Domenica prossima la Scaligera sarà a Mantova. Mercoledì 10 test casalingo con Treviglio. Domenica 14 Verona sarà a Biella. Il 21 c’è l’Assigeco Piacenza al Forum. Poi, due trasferte di fila in una settimana: prima Treviglio e poi Udine. •

Simone Antolini

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