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«Tezenis deludente. Ora stop agli alibi. Ci manca un leader»

Giorgio Pedrollo, vicepresidente della Tezenis FOTOEXPRESS
Giorgio Pedrollo, vicepresidente della Tezenis FOTOEXPRESS
Giorgio Pedrollo, vicepresidente della Tezenis FOTOEXPRESS
Giorgio Pedrollo, vicepresidente della Tezenis FOTOEXPRESS

È scattato in piedi a Mantova sull’ennesima bomba non contestata di Ceron. «Così non si può difendere, ci hanno sovrastato al rimbalzo, sono preoccupato». Giorgio Pedrollo, vice presidente della Tezenis, ha abbandonato la Grana Padano Arena cinque miuti prima della fine. Deluso, infastidito, frustrato. La Scaligera perde male il derby. E ritorna nel loop negativo. Pedrollo, cosa pensava uscendo dalla Grana Padano Arena? «La famiglia Pedrollo non è assolutamente contenta. Anzi, siamo indispettiti. Otto sconfitte e sei vittorie con una squadra che riteniamo di livello, non sono accettabili. Capiamo tutto: il roster in questo momento resta corto nonostante l’innesto di Giga. In più: Pini non è ancora in grado di giocare e Rosselli lo abbiamo perso a lungo per Covid. Ma anche gli altri non sono infiniti. Anche agli altri capita di giocare in sette». Accesa, spenta, accesa, spenta. Cosa succede in partita alla Tezenis? «Senza due giocatori di carattere “pesante“ come Pini e Rosselli andiamo in sofferenza. In campo abbiamo giocatori magari di personalità ma taciturni, non in grado di trascinare il gruppo. Manca quella leadership che l’anno scorso si poteva riconoscere a Hasbrouck, a Poletti o a altri giocatori. Chiaro: a roster completo, sarà tutta un’altra cosa. Resta il fatto che a Mantova non siamo riusciti a fare una giocata veloce, una penetrazione. E ci servivano settanta giri per provare ad entrare». Cosa la preoccupa di più? «Mi preoccupa tutto. Vorrei vedere la mia squadra al completo per capire come reagisce. Ma bisogna anche saper cambiare in corsa delle situazioni tecnico tattiche, senza ripetere sempre le stesse cose». Gli alibi non mancano ma... «Ci sono fino ad un certo punto. Avessi davanti squadre sempre al completo sarebbe giusto pensare anche agli alibi. Invece, anche gli altri hanno i loro problemi. Quindi, zero alibi. Serve garra, voglia di fare, grinta. Purtroppo nessuno si accorge che Tomassini sta svenendo in campo e ha bisogno del cambio. Tutti si nascondono, e i tiri finiscono sempre nelle sue mani. Queste situazioni non ci aiutano di certo». Greene l’ha delusa? «Sì, è stato deludente rispetto a quello che ci aspettavamo. Ha avuto sprazzi da grande giocatore. Ma mi faccio una domanda: non è che lo stanchiamo troppo facendolo arrivare poco lucido sulla palla? Almeno facciamolo correre ogni tanto. Per ricevere una palla, deve fare un chilometro». Diana è in discussione? «Non siamo soddisfatti della situazione». Pensate al mercato? «Non c’è niente sul mercato. Altrimenti avremmo già fatto qualcosa». •

Simone Antolini

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