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Prima giornata

Tezenis, debutto di fuoco: «Voglia di emozioni» IL VIDEO

Scaligera anticipa questa sera alle 20 in casa di Cividale. Ramagli: «Serve aggredire il tempo. Avversario di buona qualità»
Sette Ramagli è alla settima stagione a Verona
Sette Ramagli è alla settima stagione a Verona
Tezenis, Ramagli (Antolini)

Alessandro Ramagli, il coach bicentenario (ha superato le 200 panchine con la Scaligera) ha «voglia di emozioni nuove. C’è sempre un nuovo inizio. E noi siamo qui a scoprirci un’altra volta».

La Tezenis debutta in campionato stasera (30 settembre) sul campo della Gesteco Cividale. Palla a due alle 20. Campo caldo, avversario caldo, serata calda. In Friuli torna a prendere vita il romanzo di Verona. Sedotta e abbandonata, la scorsa stagione, da una serie A1 che le ha concesso poca confidenza. Alla ricerca quest’anno di pronto riscatto.

Memoria emozionale

Anche se, poi, la memoria storica ed emozionali appartiene a pochi visto che per nove decimi il roster è stato cambiato. «Tempo di ricominciare» ribadisce Ramagli. «Finalmente è arrivato. Più vanno avanti gli anni e più c’è impazienza di iniziare la stagione. Questa è una squadra che sento molto l’emozione dell’esordio perché il gruppo è nuovo, è giovane e non si porta dietro troppi elementi dalle passate stagioni. I ragazzi si trovano così con il desiderio di iniziare con l’emozione di farlo». Duecento e più volte a dirigere la Scaligera. Al settimo anno come capo allenatore di Verona c’è qualche pensiero in più che accompagna Ramagli.

 

Non ai numeri ma al cuore

«Le duecento panchine? Onestamente non c’avevo mai pensato. Si tratta di una stagione senz’altro. Non è abituale, infatti, che dopo una vittoria di un campionato e la successiva retrocessione dalla A1, l’allenatore rimanga, lo staff rimanga e cambi tutta la squadra. C’è, quindi, un grande senso di responsabilità. Mentre ai numeri non ho mai dato particolare peso. Dobbiamo ricostruire, invece, qualcosa che possa rimanere a Verona e possa dare soddisfazioni al nostro pubblico nell’immediato e nel prossimo futuro».

L’avversario

E stasera si parte contro Cividale. Debutto di significativa difficoltà «Cividale? Un progetto cestistico giovane, che nasce tre anni fa dalla passione e dalla visione di due persone: Davide Micalich, che è il fondatore e presidente della squadra. E l’altro è Stefano Pillastrini, l’allenatore di Cividale.

Si tratta di un progetto particolare: hanno un solo straniero, hanno diversi giocatori giovani. Sono, per media d’età, la squadra più giovane del torneo. Paradossalmente si portano dietro quattro quinti del quintetto base che lo scorso anno ha sfiorato la semifinale all’ultimo tiro nella quinta partita dei quarti giocata contro Udine e quindi significa che le gerarchie tecniche e morali del gruppo ci sono».

Simone Antolini

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