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La prima uscita

Tezenis, esordio col sorriso: Cremona si deve arrendere

Verona si impone nell'amichevole contro la Vanoli neopromossa in A1. Buon primo tempo, ripresa di giusta sofferenza

Pinzolo Intrigante. La prima versione della Tezenis regala buoni spunti per il futuro. Basket d’estate, certo. Ma Verona ha dato dimostrazione di solidità. Gioco frizzante, profondo, condiviso. E pure il giusto talento diffuso fino a quando è durata l’energia.

Contro la Vanoli Cremona, neopromossa in A1, la Scaligera è partita forte, si è messa nelle mani di Penna ha raccolto punti con DeVoe e un ispiratissimo Udom, ha giocato duro al rimbalzo, mettendo grande pressione ad un avversario che si è messo a rincorrere fin da subito.

I lombardi hanno rialzato la testa nel secondo tempo. Usando al meglio la loro fisicità per rallentare Verona. Gara, comunque, agonisticamente apprezzabile con la Scaligera che ha saputo gestire anche le energie nervose davanti alla “macchia gialla“ dei tanti ragazzi del camp scaligeri arrivati a riempire il palasport di Carisolo. Lo scrimmage è vinto (78-73).

Primo tempo di alto livello, ripresa di giusta sofferenza. Coach Ramagli si ritiene «soddisfatto per il lavoro, un po’ meno per gli acciacchi. Il risultato conta zero». Ampie rotazioni, fuori solo Massone a scopo precauzionale. Verona è prima di tutto difesa: riempie l’area, rispetta le spaziature, accetta i cambi, lavora duro nello stressare i possessi avversari. E poi riparte tosta togliendo fiato e secondi preziosi agli avversari.

Il primo tempo è un assoluto spettacolo. Il parziale dice: 53-28 per i ragazzi di Ramagli. Il primo quintetto di stagione è servito: Penna, DeVoe, Stefanelli, Esposito, Murphy. Tocca a DeVoe piazzare la tripla che rompe il ghiaccio. Verona viaggia a doppia velocità rispetto all’avversario. Riempie l’area, contesta tiri, gioca lucida palla in mano. Si prende tiri puliti dall’arco ma trova anche la forza di andare dentro in penetrazione (Penna) e post (Murphy).

Nei cambi Verona non ci perde. Bartoli strappa falli, difende gladiatorio, spaventa avversari. Gazzotti porta energia e attiva muscoli intelligenti.

Primo quarto vinto 28-16. Pressione costante. Non a caso escono tante palle recuperate. Il controllo del rimbalzo aiuta. Pure il secondo quarto è vinto in maniera netta: 25-12. Terzo quarto di legnate sotto canestro. Ma fa bene al cuore e alla tempra. Cremona preme sotto, Verona viene rallentata palla in mano e al tiro. Il ferro diventa nemico, la difesa avversaria sale di intensità. E la Vanoli si porta a casa il terzo quarto accorciando: 22-12.

La Scaligera riprende la traccia nell’ultimo quarto. Assorbe i colpi, va in transizione, trova tiri impertinenti, resta dentro la sfida contro un avversario dotato di tonnellaggio e verticalità. L’ingaggio è nobile e la lotta al rimbalzo porta solo conferme della presenza di Verona. Esposito si fa apprezzare per le marcature asfissianti. Certo, esce una comprensibile stanchezza che porta palle perse e gestione meno lucida della palla. Cremona bombarda, rientra e vince netto anche l’ultimo quarto (23-13) Ma è tutto fisiologico. E la prima Tezenis di stagione regala sorrisi.

Simone Antolini

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