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Quarti di finale Gara3

Tezenis batticuore: scappa e rischia. Poi Bartoli la esalta a fil di sirena

di Simone Antolini
I gialloblù vivono la loro notte folle a casa Urania fino alla tripla dell’ultimo secondo. Domani (11 maggio) la chance per chiudere la serie
Sofferenza ed euforia. Ethan Esposito al tiro: per lui 8 punti ieri sera a Milano
Sofferenza ed euforia. Ethan Esposito al tiro: per lui 8 punti ieri sera a Milano
Sofferenza ed euforia. Ethan Esposito al tiro: per lui 8 punti ieri sera a Milano
Sofferenza ed euforia. Ethan Esposito al tiro: per lui 8 punti ieri sera a Milano

Milano Pazza pazza Tezenis. La vince su tripla d’angolo sulla sirena firmata da Saverio Bartoli (69-70). Verona sontuosa per un tempo. In fuga, poi ripresa e sorpassata da Milano in un finale incandescente. Poi, con la beffa negli occhi, Bartoli mette il sigillo ad una vittoria che porta la Scaligera avanti 2-1 nella serie.

Verona accesa da subito. Solito quintetto da battaglia. Buva é presidilo in area e l’Urania gli frana addosso. Il ritmo è dei Wildcats ma la Scaligera ha spalle larghe, usa pazienza palla in mano. Trova subito i punti sotto di Ivan e cerca di pungere anche dal perimetro.

Paura di sbagliare

Gara3 può generare tensioni perché gli errori nella serie adesso possono pesare tantissimo. E pure Milano da fuori dimostra di non avere mano calda in quella che é la specialità della casa. A 4’25" Villa deve fermare il tempo perché un gioco a due Stefanelli-Buva manda la Scaligera avanti 4-11. Milano esce più tignosa dal time out. Cambia spartito.

Non si fa prendere dall’ansia di trovare ritmo dalla corda. E attacca l’area accorciando le distanze. Ma la Scaligera ha muscoli ed intensità difensiva. Tiene nel pitturato, cattura palloni su traiettorie velenose e costringe Milano a piazzare un clamoroso 0/7 dall’arco. Il quarto è vinto 10-15. Inizio di secondo quarto con ruggito. Udom punisce da fuori. Bartoli graffia. L’Urania resta lontana dai suoi canali di gioco e la Scaligera infierisce. Il canestro in reverse di Udom (10-22) costringe Villa a fermare ancora il tempo.

La Tezenis batte là dove il dente duole. Tiene viva la pressione. Attacca il ferro con lucidità. Lasciando per strada qualche palla figlia della frenesia. Ma la condotta del primo tempo è quasi impeccabile.

 

 

 

Bel parziale

Verona va all’intervallo lungo avanti 24-39. Demolite, almeno fino a qui, le velleità dell’Urania che chiude i primi 20’ con 1/12 dall’arco. La Scaligera comanda al rimbalzo (12-20). Butta un occhio sulle troppe palle perse (già dieci). Ma dimostra di essere in pieno controllo del flusso, Save Bartoli ispiratissimo e già in doppia cifra. Inizio di terzo quarto complicato. Milano deve dare tutto e lo deve dare subito per provare a forzare la partita.

I Wildcats piazzano un paio di zampate. Ma la Scaligera pare restare in controllo. Udom ha mani bollenti dall’arco. L’ex Severini s’inventa però un gioco da quattro per tenere viva l’Urania che accorcia e nella parte finale torna pericolosamente sotto. Amato mette sulla terza sirena il canestro del -8 (46-54). La partita è viva.

Montagne russe

Sofferenza pura per Verona nel turbolento viaggio finale. Montano mette il canestro del -4 (50-54) quando manca una vita alla fine della gara. Stefanelli e Buva piazzano la spallatina ma l’Urania ormai ci crede e resta in trance agonistica. La Scaligera però preme ancora. Attacca l’area e trova pepite d’oro con Penna e Buva (53-63). Qui però l’Urania sale in cielo e Verona precipita. Parziale di 13-2 con tripla mortifera di Landi che a 26" piazza il sorpasso (66-65). Penna butta il possesso del controsorpasso. Si viaggia in lunetta. Landi e Penna perfetti. E si arriva 68-67 palla in mano Urania a 7". Landi fa 1/2 poi Save Bartoli piazza la tripla d’angolo della vittoria sulla sirena (69-70).

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