«Salviamo la stagione». Lo slogan di Alessandro Ramagli sa tanto di missione. «Non so esattamente quali possono essere i contorni di questo pensiero. Uscire dalla zona grigio scuro, forse catturare la zona grigio chiaro. Ma, ripeto, per tutti: salviamo la stagione. Lo ha ricordato anche Alessandro Frosini quando è arrivato a Verona». La Tezenis stasera sarà impegnata al Pala Carnera di Udine. La palla a due è prevista alle 18. Proprio lì Ramagli aveva allenato la scorsa stagione. «Gara speciale? Particolare. Ma poi, con i palazzetti vuoti tutto è diverso. Anche le emozioni vengono silenziate». La Scaligera è reduce dalla brutta sconfitta di Treviglio. Soverchiata sul piano dell’energia. I gialloblù, dopo i primi dieci minuti di grande qualità, sono lentamente usciti dalla partita. C’è poco tempo da recuperare, l’infermeria non si è ancora svuotata. «Caroti» ammette il coach «non ci sarà neppure questa volta. Su Janelidze proveremo a fare un tentativo di recupero. Severini si è scavigliato, ma contiamo di averlo. In più, c’è chi corre per recuperare quanto prima la miglior condizione. Penso a Pini, costretto a lanciare...la stampella oltre l’ostacolo. Ma abbiamo davvero bisogno di tutti». C’è poco tempo. Troppe gare ravvicinate, quasi impossibile fare il pieno di energia tra una partita e l’altra. «Il tempo deve diventare alleato e non nemico. Tutto dipende da come disporremo noi del nostro tempo. Ce n’è a sufficienza per provare a risollevarsi. Dobbiamo, comunque, restare ancorati al presente. Dico: oggi c’è Udine, altro non voglio vedere, altro non voglio pensare». Pensiero: una squadra pensata e costruita per provare a recitare un ruolo da protagonista in A2, può restare spiazzato nel trovarsi a dover lottare per la salvezza? «Credo sia una questione di responsabilità» sottolinea Ramagli, «e tutti dobbiamo essere responsabili. Solo i mezz’uomini non lo sono. Ma non è il nostro caso. Non dobbiamo avvertire peso o pressioni. Ma fare esclusivamente quello che ci riesce di fare». E cioè? «Giocare una buona pallacanestro, questo chiedo ai ragazzi. Poi, analizziamo le statistiche, correggiamo errori, rivediamo le partite, ne prepariamo di nuove. Ma resta fondamentale l’approccio ai prossimi incontri». Riflessione dedicata a Udine, la prossima avversaria: «Udine è una squadra molto profonda che ha avuto la forza di uscire da un momento di difficoltà in modo brillante, arrivando a questo match dopo quattro vittorie consecutive. Ha un roster costruito numericamente e qualitativamente con dispendio di energie. Dominique Johnson è la punta di diamante, giocatore che conosco bene dai tempi di Pistoia: guarito da una problematica al ginocchio si è dimostrato una delle guardie più forti del campionato. È una squadra che sa mettere fisicità dal punto di vista difensivo». E proprio per questo Verona dovrà recuperare fiato ed energie. «Ci sarà bisogno di ricaricare velocemente le batterie dopo la partita di Treviglio» conclude Ramagli, «perché questa è una squadra contro la quale bisogna opporre una fisicità che sarà indispensabile per essere competitivi». •