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Ramagli tra i mostri sacri «In viaggio con i maestri»

Alessandro Ramagli  ha condotto la Tezenis ad una straordinaria promozione in A1 FOTOEXPRESS ZATTARINAlberto BucciFranco Marcelletti
Alessandro Ramagli ha condotto la Tezenis ad una straordinaria promozione in A1 FOTOEXPRESS ZATTARINAlberto BucciFranco Marcelletti
Alessandro Ramagli  ha condotto la Tezenis ad una straordinaria promozione in A1 FOTOEXPRESS ZATTARINAlberto BucciFranco Marcelletti
Alessandro Ramagli ha condotto la Tezenis ad una straordinaria promozione in A1 FOTOEXPRESS ZATTARINAlberto BucciFranco Marcelletti

Il terzo a fare il miracolo. Alessandro Ramagli come Alberto Bucci e Franco Marcelletti. Gli unici tecnici a consegnare la promozione dalla A2 alla A alla Scaligera. Bella compagnia e bella responsabilità stare con i mostri sacri del basket (non solo) veronese. Domani la Tezenis farà finalmente il suo esordio nella massima serie (Forum ore 17.30, palla a due con Brindisi) dopo un astinenza durata vent’anni. «È un grande orgoglio essere insieme a loro. Franco Marcelletti è un allenatore tra i più importanti della storia degli allenatori italiani, che ha fatto cose incredibili in tante città e Verona, tra l’altro sua città d’adozione, è una di queste. L’altro, Alberto Bucci, lo potrei considerare un mio papà cestistico, una persona alla quale sono rimasto legatissimo fino agli ultimi giorni della sua vita. Ho avito la fortuna di stare con lui alla Virtus. Lui stesso mi ha chiamato in Virtus. Quindi Alberto è una persona che ho nel cuore. Ed essere avvicinato a due maestri è motivo di grande orgoglio, mi fa sentire una persona diversa». E la Tezenis, a poche ore dal debutto contro Brindisi, come sta? «Emotivamente sta bene. Nel corso della settimana si è avvertito il “click“ fra la fine della pre season e la settimana che ti porta alla prima staginale. C’è voglia di fare, di mettersi in mostra, c’è voglia di esordire per tanti di noi. C’era un clima positivo, in allenamento ho visto bella energia, anche sorrisi sulle labbra. Ma non sorrisi buttati via ma sorrisi consapevoli da parte di tutti i ragazzi che sanno che questo è un momento importante per il club, per i tifosi e per noi stessi che vedremo una palla alzarsi nel campionato di serie A che manca da tanto tempo. E questo momento ce lo vogliamo godere tutti». Resta in dubbio Wayne Selden, rimasto fuori a lungo a causa di un infortunio al piede. «Selden è rientrato mercoledì e ha avuto un allenamento complicato. Aveva già fatto una settimana di lavorare individuale, senza fare nulla con la squadra. Giovedì il suo allenamento è stato più semplice. È guarito dal punto di vista clinico. Ma un infortunio agli arti inferiori lo ha portato a stare fermo 28 giorni. E poi fare di tutto per recuperare ma non è mai come correre e saltare e lavorare in una situazione di cinque contro cinque con la squadra. Gli manca la condizione e cercheremo di capire se potrà darci una mano».•.

Simone Antolini

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