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La sfida del Forum

Ramagli, mago per forza: «Piacenza, gara tosta»

Parla il coach: «Per fare le piccole cose bisogna lavorare sulle piccole cose, però, le piccole cose non vengono da sole»
Coach Alessandro Ramagli
Coach Alessandro Ramagli
Coach Alessandro Ramagli
Coach Alessandro Ramagli

Da Piacenza al Piacenza. Dieci settimane dopo l’infortunio, riecco Federico Massone. «Torna con noi» ammette Alessandro Ramagli.

Il playmaker rientra nelle rotazioni per la sfida di stasera (20 gennaio) contro l’Assigeco Piacenza. Palla a due alle 20.30 al Pala Agsm Aim. Gara fondamentale per blindare il quinto posto contro l’immediata inseguitrice dei gialloblù. Al PalaBanca, la Scaligera venne beffata sulla sirena.

«Vinsero all’ultima» ammette Ramagli, «ma vinsero meritatamente». Primo step: dimenticare il rovescio di Forlì. Secondo step: curare le piccole cose. Quelle che potranno permettere alla Tezenis di fare la differenza. «Ma non basta uno schiocco di dita per risolvere i problemi» dice Ramagli. Che non è imbonitore, che non è mago, che non è predicatore che non è rabdomante. Ma un po' mago lo dovrà essere per dare giusta visione alla Scaligera.

Ricordo

«Ci ricordiamo bene quanto la partita d'andata fu complessa in termini di capacità di resistere alla pressione che loro esercitarono sulla palla, producendo tante palle recuperate e quindi giocando la pallacanestro che più era a loro congeniale. Ci ricordiamo quanto ci fecero male i loro lunghi americani in termini di presenza fisica, sia nella protezione del loro ferro e della loro area nella metà campo difensiva, sia nella capacità di essere pungenti ed efficaci vicino al canestro nella parte offensiva.

 

 

Queste sono le prime due cose che dobbiamo tener conto nell'ottica della preparazione fisica, mentale e tecnica della gara. Sappiamo che troveremo una squadra di grande energia che distribuisce sul campo dieci giocatori, e quanto questo aspetto dal punto di vista della fisicità, dell'energia e della quantità di intensità in grado di mettere sul campo, rappresenti l'elemento più importante nella capacità di strutturare una partita vincente».

Piccole cose

«Per fare le piccole cose bisogna lavorare sulle piccole cose, però, le piccole cose non vengono da sole e non arrivano in una settimana. Se una cosa non ti riesce e non ti viene con naturalezza, e non ti viene per un periodo così lungo di tempo, anche a causa di tutti i problemi che già conosciamo, va cercata attraverso pazienza e lavoro».

Simone Antolini

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