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«Nuove armi per la Tezenis l’emergenza è opportunità»

Phil Greene, carta jolly per i play off della Tezenis FOTOEXPRESS ZATTARIN
Phil Greene, carta jolly per i play off della Tezenis FOTOEXPRESS ZATTARIN
Phil Greene, carta jolly per i play off della Tezenis FOTOEXPRESS ZATTARIN
Phil Greene, carta jolly per i play off della Tezenis FOTOEXPRESS ZATTARIN

«Nuove armi e una struttura di squadra inedita». La sfida di Alessandro Ramagli è trovare una nuova dimensione alla sua Tezenis. «Ce lo impone la nostra condizione. Pini resterà fuori per almeno tre partite. Il nostro staff gli ha curato una lombalgia acuta, emersa la scorsa settimana. Giovanni è stato trattato sul piano fisioterapico e farmacologico. Escludo possa esserci per la gara con Ferrara. Difficile vederlo nelle due successive. Per Caroti, è diverso. Inizia a lavorare con la squadra. Ma sarà la sua soglia del dolore a dirci quando sarà pronto». Ne mancano due. «E abbiamo un solo centro di ruolo (Candussi ndr). Janelidze e Jones, dunque, dovranno adattarsi a fare qualcosa di diverso. Tutti stiamo lavorando a qualcosa di diverso. La fase ad orologio servirà a sperimentare per trovare nuove soluzioni di gioco. Credo che oggi più che mai l’emergenza possa diventare opportunità». L’obiettivo è «arrivare il più in alto possibile nel nostro raggruppamento, per provare a tenere il fattore campo nel primi turno dei play off. Gli aggiustamenti in corsa - senza Pini - dovrebbero portarci a creare nuove armi da usare da qui in avanti. Ci proveremo, ma non sarà facile. Preferirei averli tutti a disposizione i ragazzi. Io non amo lamentarmi, ma purtroppo non ho mai avuto la possibilità di allenare una squadra al completo». E la differenza la da «il gioco e la condivisione delle responsabilità. Conta la testa, conta il fisico, conta soprattutto il nostro stare insieme sul campo per creare complicità». E domani sera alle 18 al Forum prende il via la fase ad orologio. Verona trova Ferrara «...una delle prime quattro squadre del girone Rosso» spiega Ramagli. «Forte, esperta con tanti giocatori che hanno giocato tante volte questo campionato. Credo che il loro posizionamento al di fuori delle prime quattro sia stato determinato dalla diffusione del Covid nel gruppo squadra. Sono stati fermi per un lungo periodo, hanno dovuto fare una lunga rincorsa per recuperare tutte le partite e credo che questo abbia un po’ pesato. Giocano con Vencato nel ruolo di play, giocatore di stazza che ama far giocare la squadra; Hasbrouck, è un atleta espertissimo in questo campionato. Di solito partono con un giocatore giovane in quintetto, uno tra Dellosto e Filoni, ma in realtà la vera struttura della squadra prevede tre guardie contemporaneamente in campo con l’ingresso di Panni. Hanno lunghi di qualità, diversi e duttili: Pacher è un’ala forte con una grande propensione al gioco esterno che, però, sa essere pericoloso in situazioni di mismatch vicino a canestro, poi Baldassarre e Fantoni con il primo più duttile mentre l’altro un centro puro. Ferrara è una squadra quindi ben strutturata che ora viaggia a pieno regime e in salute; sarà un avversario ostico in apertura di seconda fase. La considero la top del girone». E le altre due che arrivano dal girone Rosso? «Chieti è arrivata per ultima dentro al girone giallo» chiude la sua analisi Ramagli. «La considero avversaria tutta da scoprire, meritevole di grande attenzione. Roma, invece, è la grande sorpresa del girone. Dovremo prestargli grande attenzione». •

Simone Antolini

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