Dopo essersi presentati in campo nelle prime amichevoli, e nella partita ufficiale di ieri della Supercoppa a Vigevano (61-69 per la Tezenis contro la Elachem), Federico Massone e Francesco Stefanelli, play e guardia che escono dalla panchina, hanno raccontato un po’ della loro vita, di come sono diventati cestisti, delle difficoltà e delle gioie che riserva la quotidianità.
Ha fatto da premessa il vicepresidente Giorgio Pedrollo, ancora molto toccato per la morte di Cristen, il 13enne della Cestistica annegato sul lago di Garda. «Un giocatore di talento che è stato anche con noi in un nostro torneo, da genitore non oso pensare il momento che sta vivendo la mamma di Cristen»; poi ha presentato i due giocatori: «Hanno scelto la nostra società e quindi al tecnico Alessandro Ramagli. Massone lo volevano in tanti a prova delle qualità del giocatore cresciuto tantissimo in questi anni, un play futuribile con doti notevoli per la sua età. Stefanelli ha il senso del canestro, è nell’apice della sua maturità, farà bene con Ramagli: metterà entrambi nelle condizioni per dare un senso alla chimica del gioco conoscendo in partenza, e quindi sfruttando, le loro caratteristiche».
Massone è classe ’98 nato ad Aosta (191 centimetri) e con Lorenzo Penna ha fatto esperienza da under in azzurro. Arriva da Trapani dove in 33’ ha prodotto 14 punti, 6 rimbalzi e 5 assist a gara.
Stefanelli (195 cm. classe ’95, nato a San Miniato), con Cantù è approdato in semifinale segnando una media di 7.5 punti, 1.7 assist e 1.6 rimbalzi. Venerdì occasione per approfondire la loro conoscenza e quella di tutta la Tezenis, nell’appuntamento al Forum contro Orzinuovi, gara 3 di Supercoppa (ore 20.30).