<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«La Tezenis si è ritrovata Viva oltre ogni sofferenza»

Alessandro Frosini, ds della Scaligera Basket
Alessandro Frosini, ds della Scaligera Basket
Alessandro Frosini, ds della Scaligera Basket
Alessandro Frosini, ds della Scaligera Basket

Una nuova faccia. Una nuova identità. E, per il momento, nessun ritocco sul mercato. Alessandro Frosini, direttore sportivo della Tezenis Verona, racconta il momento della Scaligera. Ritrovata dopo tre vittorie consecutive. In fiducia dopo aver battuto domenica la capolista Tortona. «La squadra sta acquisendo consapevolezza nei propri mezzi. Soprattutto uno spirito nuovo, diverso per come interpreta le partite e il gioco. Credo che gara di domenica prossima contro Bergamo sia molto importante, perché affronteremo un avversario che, dopo essere rimasto a lungo in fondo alla classifica, ha saputo rialzarsi. E arriveranno da noi con forti motivazioni». La vittoria con Tortona non fa ancora da spartiacque tra un passato di dannazioni ed un presente di speranza. Ma segna un punto di ripartenza: «Noi dobbiamo giocare come i secondi due quarti della partita con Tortona. Quella è la pallacanestro che vorremmo sempre giocare e la Verona che vorremmo sempre vedere. Il ritmo, l’intensità, la voglia di competere. Questo dobbiamo essere». E poi c’è il mercato. Bobby Jones, da tempo, è dato nel mirino di Rieti. Le ultime positive prestazioni, però, meritano una riflessione in più sulla sua posizione. In più: Verona sembrava essere fortemente interessata ad Hrvoje Peric di Trieste. La verità di Frosini? «Qualcosa di vero c’è stato. Ci sono state delle richieste e pure noi ci siamo guardati intorno. Prima di tutto era fondamentale lavorare sulla testa di questi giocatori. Ed eventualmente, poi, prepararci ad eventuali innesti. Ma, al momento, andiamo avanti così, perché abbiamo avuto delle risposte. Ma la partita chiave, resta quella di domenica prossima». E da lì, ne resteranno solo altre quattro prima della chiusura della regular season. «Certo, ma dovremo prenderne in considerazione una alla volta, senza guardare oltre il primo ostacolo. Ce lo insegna la storia di questa squadra dentro a questa stagione. Caratterizzata da momenti difficili e riprese promettenti. Salvo, poi ricadere negli errori del passato. E adesso abbiamo il dovere di non essere superficiali». Frosini l’ha toccata con mano questa squadra? «L’anno è particolare, per tanti motivi. Riprendere non è stato semplice. Si è lavorato molto sotto organico. Gli infortuni non sono mancati. Pini è ancora in rincorsa, Rosselli si è fatto quaranta giorni di Covid. Fatta questa premessa: Ramagli ha dato una identità precisa, e la squadra è viva. Le difficoltà hanno portato sofferenza. Ma il coach è entrato nelle loro teste, cercando di motivarli». •

Simone Antolini

Suggerimenti