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«La Tezenis mi ha divertito Ci siamo ripresi il sorriso»

Andrea Diana e Guido Rosselli: cosa stanno guardando? FOTOEXPRESS ZATTARIN
Andrea Diana e Guido Rosselli: cosa stanno guardando? FOTOEXPRESS ZATTARIN
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Andrea Diana e Guido Rosselli: cosa stanno guardando? FOTOEXPRESS ZATTARIN

Rotazioni virtuose. Aspettando il ritorno di Phil Greene, infortunatosi alla prima amichevole di stagione. La Tezenis, contro Orzinuovi, ha consegnato indicazioni interessanti a coach Andrea Diana. Sia sul piano della tenuta fisica che mentale. Verona ha saputo leggere la partita. Ha dato i suoi ritmi. Ha usato condivisione per respingere l’onda di energia creata dall’Agribertocchi. E non ha mai smesso di passarsi la palla. Nota di merito pure per i quattro “baby“ gialloblù mandati nella mischia: Guglielmi, Beghini, Colussa e Calvi hanno portato freschezza, energia e il giusto senso di sofferenza, dentro ad una partita che ha visto spettatore anche Ceron, out per un taglio all’arcata sopraccigliare. PROMOSSA. La prima Tezenis di stagione, dunque, è promossa: «È stata una partita dentro la quale ci siamo divertiti, era quello che avevamo chiesto, come coaching staff, alla squadra» racconta Andrea Diana. «Era tanto tempo che non giocavamo una partita ufficiale e quindi la voglia di finire la partita con un sorriso era fondamentale. E questa voglia arriva quando si dà tutto, il massimo dell’impegno, e direi che questo obiettivo è stato raggiunto. All’interno dei quaranta minuti, in questa fase di preparazione, ci sono situazioni da migliorare ma fa parte del momento. Questa è la terza partita di inizio stagione, siamo in piena preparazione ed è giusto avere alti e bassi. È un segnale importante aver capito in fretta cosa c’era da aggiustare a livello di situazioni nell’intervallo e aver fatto un terzo quarto di buona qualità. Quindi questo è un altro aspetto positivo che mi prendo da questa partita». GIOVANI OK. A partita ancora aperta, Diana ha dato ampio spazio ai giovani. Una fiducia ripagata a vedere i risultati. Quattro punti di personalità da Beghini, sei rimbalzi strappati da Colussa, una presenza solida per Guglielmi, in gioco per diciotto minuti. E Calvi si è immolato per la causa, in difese arcigne, consumando falli mai banali. «Hanno dato il loro contributo. Anche loro sono stati chiamati per la prima volta a dover essere protagonisti. Giusto che questa opportunità capitasse anche a loro. Possono migliorare sotto tanti aspetti. Ma mi è piaciuta la faccia con la quale sono entrati in campo. Quindi devono sapere fin da ora che quando le opportunità arrivano, vanno sfruttate». DI... SQUADRA. Per la Tezenis è stata vittoria della pazienza, dell’energia, della condivisione. E cos’altro? «La vittoria di squadra. Abbiamo ruotato tutti, abbiamo distribuito punti a livello di tabellino, gestendo le fasi offensive di squadra senza forzature individuali. Cercando sempre la soluzione migliore. Quindi, è senz’altro una vittoria di tutti. E questo dovrà essere il nostro marchio di fabbrica». Diana chiedeva difesa aggressiva, controllo delle transizioni, capacità di trovare sempre terminali diversi nei giochi d’attacco. Ampliando l’analisi del post partita cosa può aggiungere ancora Diana nel chiudere la pratica Orzinuovi? «Partendo dalla difesa, ho visto aggressività a sprazzi. E questo è un aspetto da migliorare, come il nostro approccio alla partita, sia in difesa che attacco. Non a caso, dopo i primi tre quattro canestri, abbiamo preso un parziale. Ed è lì che dobbiamo farci trovare pronti. Questa è una delle situazioni che rispetto all’anno scorso, vogliamo migliorare. Quindi, l’approccio alla partita dev’essere sempre ottimale. A livello offensivo, non faccio altro che confermare: c’è stata buona condivisione e voglia di passarsi la palla». •

Simone Antolini

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