<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Alle 18 all'AgsmForum

La Tezenis delle verità Conferma o condanna C’è da battere Milano

.
Francesco Candussi attacca il ferro FOTOEXPRESS
Francesco Candussi attacca il ferro FOTOEXPRESS
Francesco Candussi attacca il ferro FOTOEXPRESS
Francesco Candussi attacca il ferro FOTOEXPRESS

Tezenis in campo oggi alle 18 all'AgsmForum contro l'Urania Milano.

Tempi sospesi. Come i giudizi su questa Tezenis. Non ancora matura, non ancora pronta. In costante divenire. Colpa, anche, di infortuni dolorosi che Verona sta cercando di mettersi il prima possibile alle spalle. Con un pensiero che diventa dilemma e sale dallo stomaco fino alla gola e che porta in emersione un’ansia corrosiva, generata dalla ricerca di un equilibrio mai trovato fin qui. Condannata a soffrire questa Scaligera. Bella, a tratti, ma pur sfuggente. Vittima di inattesi blocchi mentali, capace, allo stesso tempo, di improvvisi moti d’orgoglio destinati a cambiare volto a gare già segnate.

Verona si cerca. Deve capire cos’è, di cosa è fatta, dove realmente sta andando. A partire dall’appuntamento di oggi contro l’Urania Milano, già battuta due settimane fa a domicilio, in quella che forse è stata la partita più azzeccata da parte dei ragazzi di Andrea Diana. E a proposito del coach: ha una squadra che lavora con lui e per lui. Ma oggi l’ex tecnico di Brescia, è sotto osservazione. Il club pretende di più. Il vicepresidente Giorgio Pedrollo chiede alla sua Verona di essere meno ondivaga, meno fragile, meno stralunata nella gestione dei possessi più delicati della gara. Allo stesso tempo, la proprietà chiede a Verona una crescita sul piano della mentalità.

 

E oggi arriverà una novità: il general manager Alessandro Giuliani siederà in panchina mescolandosi allo staff tecnico di Diana. Segnale di vicinanza, di presenza. Un passaggio voluto dal club nel momento in cui la Tezenis, intesa come squadra, ha bisogno di essere ancora più vigile dentro alle sue partite. Una scelta, questa che può lasciare spazio ad interpretazioni diverse. Letture critiche che poggiano su sensibilità che possono danzare in un ampissimo campo di possibilità: un sostegno per Diana? Un aiuto per Diana? Una mano tesa a Diana? Lo stesso Giuliani - giusto per chiarire - ci ha parlato più semplicemente di «opportunità di condividere da più vicino i momenti della partita. Perché è nelle difficoltà che la vicinanza rappresenta risorsa».

 

Tornando alle cose di campo, contro l’Urania mancherà ancora Guido Rosselli, bloccato dal 26 dicembre dal Covid. Il ritorno del Mago di Empoli, dopo tanta attesa, dovrà essere per forza di cose rallentato. Ma questo è già stato messo in preventivo. Le rotazioni, tuttavia, sono tornate ad essere decisamente più profonde rispetto al passato più recente. Pini e Caroti sono rientrati. Il primo, naturalmente, dopo lunga assenza per infortunio, deve ritrovare la forza di spinta, i ritmi di gioco, la sicurezza negli isolamenti e nell’attaccare il ferro. Comprensibile e fisiologico. Caroti, invece, ha superato brillantemente il trauma facciale che lo aveva indisposto e tolto dal campo per qualche tempo. La piena guarigione è testimoniata da quella bomba messa da metà campo ad Orzinuovi sul fil di sirena. Per il resto, la Tezenis viaggia con un record di cinque vittorie e sei sconfitte. Ancora alla ricerca di se stessa. Con davanti una settimana terribile: Milano oggi, trasferta a Torino mercoledì, e derby in casa di Mantova domenica. Riscatto o condanna. •

Simone Antolini

Suggerimenti