<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La sfida impossibile in bici per aiutare gli ammalati

Sulla strada Ciclisti in azione per l’iniziativa Abbracciamo l’Europa
Sulla strada Ciclisti in azione per l’iniziativa Abbracciamo l’Europa
Sulla strada Ciclisti in azione per l’iniziativa Abbracciamo l’Europa
Sulla strada Ciclisti in azione per l’iniziativa Abbracciamo l’Europa

«Sappiamo di essere imperfetti, ma non dobbiamo farcene un cruccio. Siamo alla prima partita. Siamo nuovi, siamo giovani, siamo tutti da scoprire». Così Alessandro Ramagli a poche ore dal debutto contro Latina. Prima gara del nuovo campionato di serie A2. La parola che ricorre spesso nei pensieri del coach della Scaligera è: equilibrio. «Lo dobbiamo ricercare, lo dobbiamo preservare. Questo è il primo passo nella nuova stagione. Ne dovranno seguire tanti altri. Di questo dobbiamo esserne consapevoli. Come del fatto che le sei settimane e mezzo che abbiamo condiviso devono rappresentare la nostra prima certezza». Stop ai tremori. A Latina, dunque, senza inquietudine. «Non devono esserci. Io sono sereno, il mio staff è sereno. E il nostro dovere sarà quello di trasmettere questa serenità ai nostri ragazzi. Non dovremo, infatti, farci schiacciare dal peso di un errore. Gli errori fanno parte dell’imperfezione e non dovranno rappresentare pesante fardello. Si guarda avanti, sempre avanti. Tenendo conto che il domani sarà molto diverso dal nostro presente». Fiducia a Johnson. La Tezenis ha deciso di tesserare Xavier Johnson. Il lungo americano, in questa prima parte di stagione, ha viaggiato in ritardo rispetto ai tempi della squadra. L’ex Orlandina è stato rallentato da un infortunio al ginocchio e da uno stop di dieci giorni (di fatto ha perso tutto il ritiro di Campiglio) per un contatto con un soggetto positivo al Covid. «Abbiamo deciso così perchè restiamo convinti che Xavier possa recuperare con noi. La scelta di tessere anche Nikolic è legata proprio al processo di pieno recupero di Johnson. Dovevamo e volevamo comunque cautelarci. E lo abbiamo fatto. Ora siamo in attesa di avere il migliore Johnson a disposizione». Ostacoli. I problemi del momento non mancano. «Ma fanno parte del percorso. Penna deve riassorbire la forte contusione che non gli ha permesso di giocare l’ultima amichevole con Cantù. Di Johnson abbiamo già parlato. Nikolic si è trovato alle prese con problemi alla schiena. Faremo di tutto per averli al meglio». Indecifrabili. Impatto quasi imminente, dunque. Che squadra è Latina? «Troppo presto per parlare. Possiamo solo intuire. Questo è un momento di passaggio per tutti. Meglio guardare a noi stessi e pescare il meglio che possiamo dare. Latina appare ancora indecifrabile. Latina gioca ad alti ritmi. E si è ritaglia il secondo posto per numero di possessi giocati in transizione. Lì, proprio lì, sta la loro identità. Giocano tanti cambi difensivi, nel tentativo di tenerti lontano dai canali di gioco consueti. Dunque, ci aspetta una gara complicata, contro un avversario che sa mutare e usa grande atletismo. Ma questo lo sappiamo già. E ci siamo preparati». Raccomandazioni. Ramagli di una cosa è sicuro: «Pensiamo al plurale. Sarebbe grave errore, nel momento delle difficoltà, pensare di poter affidarci ad un solo giocatore per risolvere i nostri problemi. Non può essere così. Dovremo imparare, invece, ad aiutarci sempre. Abbassare il sedere e via a difendere. Nelle ultime gare ho visto una crescita difensiva. Aspetto che va preservato e migliorato. Ma, poi, pure nella metà campo offensivo dovremo imparare ad aiutarci. Serve collaborazione, lucidità, nessuna ansia. Partendo dal concetto che la stabilità difensiva può renderci maggiormente efficaci in tutto quello che facciamo». Oggi gli ultimi dettagli, poi il viaggio, poi Latina. Dai, Tezenis: si riparte.•.

Suggerimenti