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La nuova... vita di Rosselli «Tezenis, tutto è possibile»

Momento positivo per la Tezenis di RamagliGuido Rosselli, leader della Tezenis di Ramagli FOTOEXPRESS
Momento positivo per la Tezenis di RamagliGuido Rosselli, leader della Tezenis di Ramagli FOTOEXPRESS
Momento positivo per la Tezenis di RamagliGuido Rosselli, leader della Tezenis di Ramagli FOTOEXPRESS
Momento positivo per la Tezenis di RamagliGuido Rosselli, leader della Tezenis di Ramagli FOTOEXPRESS

«Ci siamo ritrovati quando abbiamo potuto finalmente allenarci tutti insieme». Guido Rosselli e la Tezenis. Storia di divagazioni artistiche. «Non so dove possiamo arrivare. So solo che adesso ci siamo». Verona ha chiuso la regular season al quarto posto. E domenica entrerà nella fase ad orologio. «Storia nuova» dice Rosselli «che andrà affrontata con lo stesso spirito e la stessa mentalità delle ultime partite». NO AL FUTURO. Pensando solo al presente? «Pensando solo a quello. Troppe le incertezze, e il solito nemico: il Covid. Le regole si inaspriscono. E da qui in avanti, risultare positivi potrebbe essere decisivo anche per il campo. Per evitare uno 0-20 a tavolino dovremo stare ancora più attenti. Per due mesi dovremo vivere quasi isolati da tutto il resto. Ne vale della stagione». La Scaligera ne ha vinte otto di fila. Perchè ha sofferto tanto prima di rivelarsi? «Per gli infortuni. Tanti, troppi. Arrivati fin da subito. Il primo è stato Greene. A ruota abbiamo girato un po’ tutti. Io mi sono fatto il Covid per quaranta giorni. Non ho avuto sintomi importanti. E questo mi ha permesso, comunque, di allenarmi». NUOVA VITA. Fino a rientrare al top. «Sì, mi sento meglio di prima. La condizione è buona, c’è ispirazione. Ma oggi abbiamo la possibilità di sostenere allenamenti di qualità. La domenica devi correre. Ma se non corri in allenamento, tutto diventa più difficile». E la fase ad orologio? «Per la prima volta affronteremo squadre dell’altro girone. La situazione è indecifrabile. Pure la formula non risulta premiante. Visto che, dentro a questo percorso, rischi solo di peggiorare le cose. Ci portiamo appresso solo i punti dagli scontri diretti. Tutto comunque, dovrà servirci per crescere e migliorare ancora». SALTO IN ALTO. Migliorare, dove? «Di sicuro l’intensità difensiva. Va mantenuta costante. Non deve emergere - come contro Torino - solo quando ne senti la forte necessità per rientrare in partita. E poi dovremo trovare giusto equilibro nel bilanciare le soluzioni d’attacco da fuori e il gioco in penetrazione». Otto vittorie di fila cosa hanno detto? «Che Verona sta bene, che ha trovato fiducia e certezze. Ma da qui in avanti è tutta un’incognita». E a chiede la serie A alla Scaligera, cosa risponde Rosselli? «Viviamo di partita in partita. La Coppa Italia, negli scontri tra squadre dei gironi Verde e Rosso, ha detto che esiste un sostanziale equilibrio. Si gioca sui dettagli. Strada facendo capiremo anche noi dove siamo diretti. Non mi sento, oggi, di fare altre valutazioni». LA STRADA. «Credo che da qui in avanti» racconta ancora Rosselli, «tutto sia davvero possibile. Ce lo insegna il campionato, ma di più, ce lo sta insegnando la situazione dentro la quale ci stiamo muovendo. Non dobbiamo pensare troppo. C’è da lavorare tanto, questo è sicuro». Il primo appuntamento della fase ad orologio è previsto per domenica all’Agsm Forum. Sei partite per determinare la posizione che la Scaligera avrà nella prossima griglia play off. Nella migliore dei casi: settima posizione. Nella peggiore: dodicesima. Dentro al concetto di “tutto è possibile“ ci sta la consapevolezza di Rosselli di «quello che è stato, e di quello che ci può aspettare. Una stagione piena di variabile, che da un momento all’altro può presentarti un conto salato». Per la prima gara della fase ad orologio, da valutare le condizioni di Caroti (al momento ancora indisponibile) e di Pini, che lotta per essere presente in campo il prima possibile. Senza forzare, però, i tempi di rientro. •

Simone Antolini

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