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serie A2

Anderson: «Tezenis, una seconda casa. Vorrei rivedere i miei tifosi»

di Simone Antolini
Karvel Anderson parla del futuro: «Io capitano di Verona? Mi piacerebbe ricevere questo incarico». E aggiunge: «In un mondo perfetto mi sarebbe piaciuto trascorrere il resto della mia carriera professionale facendo parte della Scaligera Basket»
La Scaligera e Karvel Anderson potrebbero legarsi per la terza stagione consecutiva FOTO ZATTARIN
La Scaligera e Karvel Anderson potrebbero legarsi per la terza stagione consecutiva FOTO ZATTARIN
La Scaligera e Karvel Anderson potrebbero legarsi per la terza stagione consecutiva FOTO ZATTARIN
La Scaligera e Karvel Anderson potrebbero legarsi per la terza stagione consecutiva FOTO ZATTARIN

Karvel Anderson, vorrebbe restare a Verona per un’altra stagione?

«In un mondo perfetto mi sarebbe piaciuto trascorrere il resto della mia carriera professionale facendo parte della Scaligera Basket. Non sono sicuro di cosa accadrà la prossima stagione o le stagioni successive, ma il mio cuore sarà sempre aperto all'opportunità di far parte del club. In queste ultime due stagioni Verona è diventata per me come una seconda casa, condivido tanto amore con la società, la città e i tifosi della Scaligera. Si è creata una relazione genuina che è molto difficile da trovare per i giocatori americani mentre giocano all'estero».

Quali sono le condizioni per poter restare?

«Non ci sono condizioni per me. Sono sempre stato aperto e onesto riguardo alle mie intenzioni e ai miei desideri. Deve crearsi la situazione giusta per la mia famiglia, la mia carriera e per me stesso come uomo. Penso che ci siano alcune conversazioni da fare sul piano contrattuale per vedere cosa ha senso per la mia famiglia e anche per Scaligera».

Sarebbe pronto per ricevere la fascia di capitano?

«Il “capitano“ è solo un titolo, ci sono azioni e sacrifici che devono essere fatti perché qualcuno possa essere veramente considerato un capitano. Pronto? Ovviamente sì. Per un americano essere nominato capitano di una squadra è qualcosa di molto raro, ma penso di aver fatto dei passi per diventare un leader migliore. Ho ancora molta strada da fare anche se è un’altra sfida che mi piacerebbe affrontare. Vorrei fosse qualcosa che mi venga dato dalla dirigenza dello staff tecnico e, cosa più importante, dai giocatori, perché sono loro che decidono chi li guida».

Cosa pensa della stagione appena conclusa?

C’è sicuramente tristezza e delusione. È stata una stagione molto difficile per noi. Ci sono state tante notti insonni e oggi ho il cuore spezzato perché sono arrivato a Verona due stagioni fa con due obiettivi. Il primo era aiutare la squadra a essere promossa in Serie A e il secondo era dimostrare che Verona apparteneva a una potenza di alto livello perché sapevo quanto poteva essere un posto speciale. Quindi, queste due stagioni sono state un ottovolante di emozioni. Il massimo della vittoria del campionato seguito dal minimo della retrocessione. Non siamo stati in grado di raggiungere quel secondo obiettivo, ma non credo di aver mai fatto parte di un gruppo di ragazzi più resilienti. Ci sono stati tanti ostacoli che abbiamo dovuto affrontare durante la stagione e non ci siamo mai arresi, abbiamo lottato fino all'ultimo secondo dell'ultima partita anche quando non avevamo nessuna possibilità di salvarci e penso che i miei compagni di squadra e i miei allenatori meritino un riconoscimento per questo anche nella sconfitta».

Un messaggio per i tifosi veronesi.

«Li ringrazio per il supporto che mi hanno dato in queste due stagioni, ricevo messaggi ogni singolo giorno dai tifosi che mi chiedono di tornare a Verona o che mi dicono quanto mi vogliono bene. Spero di poter rivedere tutti. Alla fine avrei voluto aver giocato meglio per aiutare a rimanere nella categoria anche se non sono stato in grado di farlo. Prego che sappiano che ho dato ogni grammo di quello che avevo nella mia mente e nel mio corpo ogni singola volta che indossavo Tezenis sul petto. Non importa se era una partita, un allenamento o passare del tempo con i fan. Apprezzo molto le relazioni che sono riuscito a creare. Vi amo ragazzi e spero di aver guadagnato il vostro amore».

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