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Assalto alla capolista. Tezenis, cuore pirata «Viviamo di presente»

Alessandro Ramagli cerca punti con la capolista FOTOEXPRESS
Alessandro Ramagli cerca punti con la capolista FOTOEXPRESS
Alessandro Ramagli cerca punti con la capolista FOTOEXPRESS
Alessandro Ramagli cerca punti con la capolista FOTOEXPRESS

Cuore pirata. Si tenta l’abbordaggio. A sventolare, non una bandiera con teschio bianco in campo nero, ma il vessillo scaligero. Ci vuole proprio cuore in questi casi. Poi arriva tutto il resto. La capolista Tortona scende stasera all’Agsm Forum. Palla a due alle 18. «Non guardiamo la classifica, non pensiamo al futuro. Non ce lo possiamo permettere. Viviamo solo di presente». Lo dice Alessandro Ramagli, che ha capito tutto. Che sa che ci sarà da soffrire, da lottare, da rubare tempo al tempo. Verona in risalita. Il successo “easy“ con Capo è già ricordo. Il faccia a faccia con la Bertram nasconde parecchie insidie. «Tortona, con Torino, è la squadra più forte del torneo di A2. Penso alla fisicità, alla durezza, all’intensità che mettono in campo». Vincere come? «Usando più intensità, più durezza, più fisicità dei nostri avversari. Dovremo essere bravi a vincere il duello al rimbalzo. Non dovremo sprecare possessi, dovremo difendere meglio di loro». Tutt’altro che semplice. «Ma il senso della partita sta tutto lì». Poi, mancheranno ancora Janelidze e Caroti. «Anche questa settimana» ricorda Ramagli «zero allenamento con noi. Tuttavia, entrambi sono entrati nella fase di ripresa fisica. A partire dalla prossima settimana ripartiremo dalla riatletizzazione. Parliamo di ragazzi fermo da una ventina di giorni». Ramagli si è rivisto la sfida dell’andata persa a Tortona. «Fino a quando Verona ha retto sul piano fisico e mentale, c’è stata partita. Poi, nel terzo quarto, è arrivato il calo. E contro di loro non puoi permetterti flessione. Perché si creano il break, scappano, e non li riprendi più. Tortona, nel complesso, ha una solidità tale da permetterle di vivere una stagione di questo livello». Da prima, primissima del torneo. Che conta, certo. Ma poi tutto verrà rimesso in discussione con fase ad orologio e play off. Mercato? Tutto fermo fino ai primi giorni della prossima settimana. Non è un mistero che Rieti sia interessata a Bobby Jones. E non è un mistero che la Scaligera abbia attenzionato Hrvoje Peric, lungo croato di Trieste, potenzialmente in uscita. Ramagli, dopo due settimane di guida alla Scaligera, avrebbe dovuto dare indicazioni al club, anche su eventuali ritocchi di mercato. «Io tocco tasti, non do indicazioni. A oggi, comunque, non ci sono situazioni impattanti in essere». E quali sono i tasti toccati? «Storia già raccontata già all’inizio: difendere di più, essere più impattanti a rimbalzo e avere una diversa distribuzione dei tiri». Verona, per forza di cose, resta work in progress dentro ad un torneo (lo si vede in una rapida lettura della classifica) nel quale il Covid ha avuto impatto devastante. C’è chi gioca, chi gioca meno, chi non gioca proprio. E finita la regular season il torneo dovrà aspettare chi è rimasto indietro prima di far partire la fase a orologio. Ora, intanto, si viaggia compressi. «Ma dopo la gara con Tortona» dice Ramagli «avremo finalmente sette giorni pieni per preparare la sfida con Bergamo». Aiuta anche questo. Intanto, stasera la Tezenis «dovrà regalarsi una partita nella quale dovremo essere meglio in tutto, per provare a vincerla». •

Simone Antolini

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