Dopo il brutto ko di Udine («abbiamo perso per meriti dell’avversario» è il pensiero di coach Alessandro Ramagli), sabato alle 20.30 la palla a due all’Agsm Aim Forum è con la Riviera Banca Basket Rimini dell’ex Giovanni Tomassini. La formazione romagnola con 8 punti in classifica (due dei quali conquistati contro i gialloblù) rispetto ai 18 della Tezenis Verona, gode di buona forma fisica, al contrario del team scaligero il cui mancato colpo in Friuli è figlio di un lungo (fin troppo) periodo che non consente allenamenti al completo.
Chiedendo a Ramagli che tipo di squadra pensava di costruire alla vigilia del torneo insieme allo staff dirigenziale, il coach risponde: «Ad oggi la Tezenis ha giocato al completo solo con Cento, seconda giornata del torneo, quindi il vero potenziale è ancora tutto da scoprire». Dopo Penna, se ne sono andati ai box Gazzotti, Bartoli, Massone e Gajic, è arrivato Saverio Bartoli fratello di Giulio ma altro ruolo. Così la Tezenis ha dovuto cambiare identità costantemente e fra qualche mese dovrà ridare spazio al rientro del lungo Bartoli e del play Massone.
Gerarchie molto più chiare nella Rimini di sabato, «una squadra che nelle ultime quattro gare ha cambiato faccia, ha alzato la qualità del suo rendimento offensivo perdendo a Udine con uno scarto inferiore alle 10 lunghezze, vincendo in casa bene con Piacenza, perdendo in volatissima al Paladozza con la Fortitudo e battendo in una partita molto più combattuta di quanto dica il punteggio, Orzinuovi. Tutti gli allenatori dicono che le partite sono tutte difficili, lo dobbiamo dire di default, ma la verità è che questa è una partita molto più difficile rispetto a quello che la classifica può dire e rispetto a qualunque tipo di valutazione che possa essere fatta».