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Alle Betteloni

Sara Simeoni torna nella scuola dove tutto è cominciato: «La medaglia rubata? Sono arrabbiata»

di Anna Perlini
«Sono emozionata, questa scuola fa parte della mia infanzia, su questi banchi ho studiato e in questa palestra è iniziata la mia carriera sportiva»
Sara Simeoni alle scuole Betteloni
Sara Simeoni alle scuole Betteloni
Sara Simeoni alle Betteloni (Perlini)

Sara Simeoni è tornata nella scuola dove ha scoperto l’atletica. Ospite delle scuole medie Betteloni di via Locatelli (Verona), l’oro di Mosca ’80 (la medaglia che le è stata rubata) ha incontrato gli studenti, e fra questi anche le pronipoti Chiara e Anna che stanno seguendo le orme della prozia, e stanno sedute al fianco di Erminio Azzaro, il marito-allenatore.

Sul banco principale dell’aula magna sono appoggiati alcuni libri, svetta «Una vita in alto» scritto a quattro mani con il giornalista Marco Franzelli, testo sul quale le insegnanti di lettere hanno preparato i ragazzi. «Sono emozionata, questa scuola fa parte della mia infanzia, su questi banchi ho studiato e in questa palestra è iniziata la mia carriera sportiva», ha raccontato fra aneddoti della sua vita di studentessa, atleta, campionessa. Fra le domande degli studenti, il furto della medaglia d’oro: «Prima era delusa, ora sono proprio arrabbiata. Ci ho messo tanto per conquistarla, e chi l’ha rubata non immagina».

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