Nei giorni in cui le due formazioni dell'Italnuoto sono impegnate negli Europei, da Verona le piscine all'aperto tentano di ripartire dopo oltre 200 giorni di chiusura. Lasciarsi alle spalle le difficoltà non sarà facile, i mancati introiti rischiano di mettere in ginocchio i gestori dei sei impianti comunali: Santini, Montebianco, Le Grazie, Golosine, Belvedere, e il centro federale Castagnetti dal quale Federica Pellegrini lancia l'appello.
Su Instagram ricorda che “siamo tutti partiti dalla piccola piscina di paese. E questo devo continuare ad esistere per preservare la nuova generazione di nuotatori”. Nel giorno in cui il Governo consente la riapertura delle vasche all'aperto, a remare contro sono il maltempo e le temperature ancora fredde che non invitano a scendere in acqua. I non agonisti dovranno ancora pazientare.
Riferendosi agli agonisti che si allenano al centro federale, la Divina scrive: “Siamo stati fortunati, in questo ultimo anno abbiamo sempre avuto la nostra piscina a disposizione per continuare la preparazione, grazie perché non era così scontato. Indipendentemente da questo il nostro mondo sta soffrendo, le nuovissime generazioni e tutto il settore “amatoriale” (diciamo così anche se sono considerata per legge anch'io atleta amatoriale) sono fermi da quasi un anno e ovviamente gli impianti ne soffrono di conseguenza”.
Dal centro federale sono sei gli atleti impegnati nei Giochi Continentali, volano agli assoluti di Budapest oltre alla Pellegrini anche Thomas Ceccon e Carlotta Zofkova (gare dal 17 al 22) mentre i paralimpici Stefano Raimondi, e i fratelli Misha e Xenia Palazzo saranno a Funchal (Portogallo) da domani al 22.