«Ciao mamma, sono ancora viva». Lo urla una felice Federica Pellegrini dai microfono della Rai, dopo aver sfiorato l'oro europeo per 2/100, 1'56”29 contro l'1'56”27 della ceca Seemanova, classe 2000.
Dal Duna Arena dove nel 2017 vinse l'oro mondiale, la campionessa di tutto si dice soddisfattissima della prova. «È un argento che vale la conferma: ero provata dopo la staffetta e le qualificazioni, ma con Matteo (Giunta) abbiamo deciso di complicarci la vita in una gara individuale, che sarà l'ultima prima di Tokyo. È stato un rischio, ma sono molto soddisfatta. Non veloce come a Riccione, ho cercato di dosare: primi 100 metri controllati e poi il ritorno alla mia maniera. La medaglia non era scontata, eravamo in quattro tutte vicine, mi sono lanciata, ma all'arrivo non ne avevo proprio più e forse si è visto». I complimenti arrivano anche da Matteo Giunta.
Deluso con il sesto posto Thomas Ceccon: «Ho dato tutto quello che avevo e mi dispiace veramente tanto», ma si rifà 15' dopo nelle semifinali dei 50 delfino qualificandosi con il quinto tempo in 23''31 che vale la terza prestazione personale di sempre.