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L'iniziativa de L'Arena

Pallone d'Oro 2021: si premiano le promesse e i veterani del calcio dilettante

La premiazione dell'edizione 2020
La premiazione dell'edizione 2020
La premiazione dell'edizione 2020
La premiazione dell'edizione 2020

Sarà pur fermo il calcio, quello dei campi della provincia dove le righe sono disegnate sulla terra o dove, ogni domenica, c’è chi sogna il mondo dei professionisti, ma non la passione. Ecco, la passione. Lei non resta mai in panchina. Non resta nemmeno chiusa in casa mentre il mondo fuori aspetta tempi migliori.

E proprio per questo riparte, come ogni anno, il concorso del nostro giornale: Il Pallone d’oro. Giorno da cerchiare in rosso: il prossimo 8 marzo quando sul quotidiano troverete il primo tagliando.

Le società in questi giorni stanno fornendo i nominativi da inserire nella griglia di partenza che porterà alla lunga volata dei prossimi tre mesi. Ma già qui c’è la prima novità: ogni squadra, infatti, ha indicato almeno due giocatori.

Il primo dev’essere un «veterano» e cioè quel calciatore che durante la carriera ha lasciato un segno indelebile. Unica caratteristica: gli scarpini devono già essere stati appesi al chiodo per dare alla sfida un sapore un po’ vintage. Sono quelli che magari ora vivono la domenica sempre sui campi, non più nel rettangolo di gioco, ma seduti in panchina.

La novità più grande, però, è la seconda. Sui consueti tagliandi (in ogni singolo coupon ci sarà spazio per votare due nomi), infatti, si sfideranno i ragazzi più giovani del panorama calcistico scaligero. In pratica saranno in gara le nuove promesse di ciascuna società. Anche qui ci sono dei paletti: gli atleti in lizza devono essere nati dopo il 2000 – compreso – e aver disputato almeno una ventina di gare ufficiali. Insomma, che siano nel giro della prima squadra ormai da qualche anno. Tenuto conto che, purtroppo, negli ultimi dodici mesi si è giocato gran poco. E quindi a fianco ai grandi big del passato le stelle che potrebbero esplodere e consacrarsi definitivamente non appena la pandemia avrà allentato la sua morsa.

 

Oltre ai nomi che verranno indicati dalle società non è esclusa l’eventualità in corso d’opera, cioè a gara già iniziata, di usufruire della cosiddetta «Wild Card» e cioè la possibilità di far entrare nuovi sfidanti. Ci saranno le solite divisioni che abbiamo imparato a conoscere nelle edizioni passate.

Il Pallone d’oro coinvolgerà le squadre di serie D e di Eccellenza; quello d’argento le società di Promozione e Prima categoria; il pallone di Bronzo mette a confronto i giocatori di Seconda e Terza categoria. Lo scorso anno l’edizione del concorso era stata un successo. In quel caso la pandemia aveva colpito all’improvviso anche il mondo del calcio sospendendo di fatto i campionati a febbraio senza mai più farli ripartire.

A giudicarsi il primo posto nel Pallone d’oro era stato Manuel Enzo, portiere del Legnago con oltre 600mila punti. Per quanto riguarda la sfida per l’argento il primato era andato a Enrico Piccinato del Pozzo con 607mila preferenze. Per il Pallone di bronzo, infine, invece a vivere la gioia più grande era stato Elia Pachera in forza al Bardolino che aveva messo in fila 188mila punti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Niccolò Vicenzi

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