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Palle accompagnate sì o no ? L’Nbv protesta con gli arbitri

Un frame dalla televisione: secondo set, Jean Patry attacca spingendo la palla a due mani. Punto assegnatoQuarto set: squadre sul 27-27. Tine Urnaut spinge la palla sul muro
Un frame dalla televisione: secondo set, Jean Patry attacca spingendo la palla a due mani. Punto assegnatoQuarto set: squadre sul 27-27. Tine Urnaut spinge la palla sul muro
Un frame dalla televisione: secondo set, Jean Patry attacca spingendo la palla a due mani. Punto assegnatoQuarto set: squadre sul 27-27. Tine Urnaut spinge la palla sul muro
Un frame dalla televisione: secondo set, Jean Patry attacca spingendo la palla a due mani. Punto assegnatoQuarto set: squadre sul 27-27. Tine Urnaut spinge la palla sul muro

Il giorno dopo le polemiche non si placano. Probabilmente Verona avrebbe perso lo stesso, ma per lo staff gialloblù si tratta di una questione di principio. Nel preliminare dei play off contro Milano, l’Nbv ha perso 3-1 nel primo incontro e se domenica al forum dovesse perdere anche la seconda partita verrebbe eliminata; e ai quarti di finale dei play off contro Perugia ci andrebbe Milano. Se invece dovesse vincere e pareggiare i conti, allora la squadra di Stoytchev si dovrà giocare la bella di nuovo all’Allianz Cloud. Ma in casa gialloblù a tenere banco non è la sconfitta, non sono i primi due set subiti e che hanno compromesso la partita, e nemmeno la bella reazione nel terzo e quarto set. A infuocare il dibattito del post partita sono due palle accompagnate e non fischiate nel corso del match. Due situazioni di gioco sulle quali nell’incontro tra società e referente arbitri alla vigilia dei play off era stata garantita severità. L’oggetto principale della riunione riguardava infatti soprattutto le palle accompagnate (si parla di palla trattenuta e cioè di palla frenata o lanciata che non rimbalza al tocco) con l’impegno, da parte dei giudici di gara, di fischiare tali tocchi dei giocatori. Nel match tra Milano e Verona, però, in due azioni sospette, la coppia arbitrale Marco Braico e Mauro Goitre ha ritenuto di non intervenire facendo infuriare l’allenatore gialloblù Radostin Stoytchev. Che, assieme al capitano Matey Kaziyski, ha cercato di fare valere le proprie ragioni anche a fine match sotto gli occhi delle telecamere di Rai Sport (che aveva trasmesso l’incontro in diretta). Ovviamente, si tratta di una valutazione soggettiva, difficile da interpretare a velocità normale, senza contare che spesso l’azione è coperta da altri giocatori. Inoltre per questo fallo non vale la moviola, cioè non si può chiamare il video check per controllare cosa è successo. E lo sa bene Stoytchev, che all’Allianz Cloud, avesse potuto, avrebbe portato gli arbitri davanti allo schermo per controllare l’azione e farli ricredere. LE AZIONI INCRIMINATE. Due le situazioni contestate per quanto riguarda la palla accompagnata: la prima nel secondo set. Sul 13-8 per Milano, Sbertoli serve all’indietro Patry, che “raccoglie“ la palla un po’ bassa a due mani prima di spingerla sul muro avversario. Punto e proteste. Molto più importante, per Verona, invece, la seconda situazione. I gialloblù, che hanno riaperto la partita vincendo il terzo set, stanno lottando nel finale del quarto: dopo aver sciupato il vantaggio, sono punto a punto. Hanno sprecato anche un set point sul 23-24 e hanno già annullato 3 matchball agli avversari. Sul 27-27, Urnaut attacca sulla sinistra della rete a una mano e va a segno. Per Verona è un’accompagnata clamorosa, per gli arbitri no. Stoytchev è furibondo e si lamenta vistosamente ma nulla da fare, 28-27 per i padroni di casa. Che alla fine vinceranno 32-30 con ace di Ishikawa complice anche all’errore di valutazione di Jaeschke. •

Marzio Perbellini

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