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Oldani brinda a Genova È la prima vittoria da “prof”

Il trionfo e le lacrime Oldani taglia per primo il traguardo di Genova. Poi arriverà la commozione
Il trionfo e le lacrime Oldani taglia per primo il traguardo di Genova. Poi arriverà la commozione
Il trionfo e le lacrime Oldani taglia per primo il traguardo di Genova. Poi arriverà la commozione
Il trionfo e le lacrime Oldani taglia per primo il traguardo di Genova. Poi arriverà la commozione

Stefano Oldani, 24 anni, conquista la sua prima vittoria alla quinta stagione tra i professionisti al Giro d’Italia. Batte in volata altri due alla ricerca del primo successo, Lorenzo Rota e l’olandese Gijs Leemreize. Quest’ultimo cerca di sorprendere gli avversari all’ultimo chilometro, Oldani si fa sorprendere, ma ha gamba per andare a chiudere, portandosi dietro Rota. Leemreize si posta sul lato opposto della strada e ci riprova, ma i due italiani lo superano ed è lotta tra loro. Oldani lancia lo sprint, a pochi metri dall’arrivo stringe un po’ sulla sinistra su Rota, ma la volata risulta regolare. Doveva essere la tappa di Van der Poel, ma la vince un suo gregario, già in luce e in fuga in altra tappa. La Parma-Genova, la più lunga del Giro, nata per ricordare Weylandt lungo la discesa del Bocco, dove il corridore belga perse la vita, e per fare memoria della tragedia del ponte Morandi dell’agosto 2018, con il transito in autostrada e sul ponte San Giorgio, incide anche sulla classifica generale. Nei ventiquattro corridori che, dopo 60 chilometri dalla partenza, dopo tanti scatti, tentativi di allungo e riassorbimenti, innescano la fuga, c’è Wilco Kelderman. Bocciato dal Block Haus, rientra in classifiche perché il gruppo si disinteressa al tentativo dei battistrada e arriva con 9’08” di ritardo. L’olandese ne aveva poco più di 11 e si ritrova ad un distacco abbordabile (2’51”) che, soprattutto, consente alla sua squadra, la Bora Hansgrohe, da avere tre frecce da lanciare, tre opzioni diverse per mettere in difficoltà gli altri big con Buchmann e, soprattutto, Hindley. Oldani scioglie in lacrime la sua forte commozione. Spiega: «Mi sono sentito travolto da un’ondata di emozioni. Ho lavorato duramente per arrivare sin qui. Sono stato a lungo in altura, ma ho dovuto anche allenarmi da solo. L’ho fatto col massimo impegno, come sempre». Era stato protagonista nella tappa dell’Etna, vanamente in fuga sino a pochi chilometri dal traguardo. «Potevo arrivare da solo», ricorda, «ma è andata male. Eppure da subito avevo detto che ci avrei riprovato e ora non riesco ancora a realizzare quello che ho fatto. La mia mentalità è sempre stata quella di voler raggiungere l’obiettivo. Arrivare a questo risultato è stata una faticaccia, soprattutto, sotto l’aspetto mentale ed ora mi sento ripagato di tanti sacrifici e molto gratificato». Oldani ama frequentare anche la pista e lo si è visto anche nella volata vincente. Van der Poel arriva intanto piuttosto stanco. Non ha ancora imparate a distribuire le energie in una grande corsa a tappe. Era una delle frazioni che lo vedevano favorito. È entrato nella fuga giusta con due compagni di squadra. Mathieu, appena tagliato il tragiardo, va ad abbracciare Oldani: il gioco di squadra ha prodotto il successo. Lo dice Oldani: «Van der Poel ha avuto un ruolo importante nella fuga perché tanti avrebbero guardato a lui. Quando sono partito all’inseguimento di Rota, l’intento era, soprattutto, quello di aiutare lui, invece poi con Rota e l’olandese abbiamo collaborato ed è finita a mio favore. È stata più di una vittoria di squadra. E la squadra mi ha aiutato tantissimo anche analizzando, assieme, in modo costruttivi gli errori commessi nella tappa dell’Etna, quando ero partito troppo presto. Questa vittoria», annuncia, «è cominciata allora». Oggi da Sanremo a Cuneo, l’arrivo in volata appare probabile, ma non scontato e gli ultimi due km sono in leggera salita, poco adatti ai velocisti puri (tra questi Ewan non è partito da Parma). Rcs, intanto, ha chiesto all’Uci che dal 2023 la partenza del Giro sia spostata in avanti di una settimana. •.

Renzo Puliero

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