Partita speciale quella di sabato al Menti per Diego Sandon, punto fermo del Legnago a metà degli anni Novanta e padre di Thomas, ventenne difensore del Vicenza. Sandon, padovano di Abano, era in tribuna anche all’andata quando il Legnago vinse grazie al rigore di Rocco.
«Il Legnago è una bellissima sorpresa, l’avevo visto molto bene al Sandrini ed un girone dopo, classifica alla mano, la squadra non può che essere ancor più temibile. Basti vedere la classifica», il punto di Sandon, oggi allenatore dell’Azzurra Due Carrare in Promozione, protagonista nel 1993 del Legnago ripescato in Serie D nel campionato vinto dal Donada. «Prima il Legnago era una sorpresa, adesso non più. Ma anche il Vicenza è diverso dall’andata», il fermo immagine di Sandon, sabato naturalmente al Menti a vedere Thomas, con l’arrivo di Vecchi in panchina ormai un titolare inamovibile. «Gli ho detto di stare attento soprattutto a Giani», la raccomandazione di Sandon, ricordando la gara di metà novembre quando proprio un guizzo di Giani indirizzò la partita verso il Legnago procurandosi il rigore poi trasformato da Rocco.
Di recente Sandon ha rivisto France Salvatore, suo storico presidente ai tempi del suo Legnago. «Sempre un piacere stare con lui, insieme alla sua famiglia a Legnago mi sento sempre come a casa», chiude Sandon, padre anche di Nicolò, 24 anni, attaccante della Virtus Bagnoli in Prima categoria. Rimasto grande tifoso del Legnago, tranne sabato.