<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La ripresa

Hellas in vendita? Nessun passo concreto. E Setti smentisce

Nuove voci di un’eventuale cessione della società mentre l'Hellas si prepara a sfidare l'Udinese
Thomas Henry tornerà ad esultare con l’Udinese?
Thomas Henry tornerà ad esultare con l’Udinese?
Thomas Henry tornerà ad esultare con l’Udinese?
Thomas Henry tornerà ad esultare con l’Udinese?

Si riparte così. Cinque punti in sette partite, frutto di una vittoria e due pareggi. Un bottino minimo che va a braccetto con un gioco intermittente con larghe e preoccupanti pause. Ecco perché il posticipo di lunedì sera ha già il sapore di un’ultima spiaggia. Per chi? Vien naturale pensare per l’allenatore Cioffi ma pure per quei calciatori che se non renderanno verranno messi in disparte da un eventuale nuovo allenatore. L’impegno è di quelli da far tremare le gambe, soprattutto per un gruppo che ha dimostrato tutta la sua fragilità nelle ultime uscite. Il mercato, i cambi di modulo e l’eccessivo, per esigenze, ricorso ai giovani, hanno determinato la grande ansia che salirà inesorabilmente nell’avvicinarsi alla sfida con una delle formazioni più in forma di tutto il campionato.

Mese terribile

Già il Verona non è stato fortunato con un calendario poco benevolo, figurarsi ad arrivare a fine ottobre. Pensate con lunedì sera, i gialloblù avranno già affrontato le prime quattro della classe, poi dopo l’insidiosa trasferta di Salerno, arriverà il Milan campione d’Italia, attualmente al quinto posto del torneo di serie A. L’Udinese può davvero accendere il Verona. Fare la partita contro le zebrette friulane, significherebbe salire in autostima e raccogliere certezze solo assaporate con la Sampdoria.

Inutile sottolineare la difficoltà di questi incontri, soprattutto se dopo la sosta, il Verona non si presenterà più solido dietro, determinato in mezzo e «cattivo» in zona gol. Non facile neppure la trasferta a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Un club, quest’ultimo, dalle grandi potenzialità, che però non rinuncia a vendere i suo pezzi migliori come è accaduto recentemente con Raspadori. Da questo ciclo di partite potrebbe uscire una squadra con idee chiare e punti necessari per allontanarsi da dove è precipitata la squadra di Setti, Marroccu e Cioffi.

 

Leggi anche
Autoriciclaggio, prosciolti il Verona e il suo presidente Setti

 

Voci uscite ad arte?

Vien da pensare, visto pure il momento di difficoltà sportiva e non economica, ritornino sempre alla ribalta voci su quello o l’altro fondo interessato ad acquisire l’Hellas. Il gruppo finanziario statunitense Pacific Media Group, secondo Il Sole 24 ore, avrebbe sondato la possibilità di investire sul club scaligero. Le trattative sarebbero in corso ma lo stesso Setti avrebbe smentito, precisando che «al momento non è in corso alcun processo di vendita e non è arrivata alcuna offerta».

La valutazione della squadra sarebbe intorno ai 100 milioni di euro. Troppo pochi per ora. Vien da sorridere poi quando si copia o si scrive che «Setti si è rivolto alla banca tedesca Deutsche Bank per trovare un investitore per il club». Il presidente del Verona da anni ha scelto il colosso bancario come suo partner per l’Antress Industry S.p.A. produttrice del marchio E-gò e Manila Grace S.r.l. Pacific Media Group, comunque, è un gruppo d'investimento molto attento nel mondo del calcio: ha comprato il 10 per cento del Kaiserslautern e la società olandese FC Den Bosch, ma possiede quote azionarie dei danesi dell'Esbjerg FB e del Nancy in Francia. Insomma nulla di nuovo sotto il cielo di Verona o se preferite di Carpi. Parole e cifre ma passi concreti per ora nessuno

Gianluca Tavellin

Suggerimenti