<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Lontano da casa

Verona stai attento, a Cagliari farà caldo. Tudor va sul sicuro

Il Verona è pronto a proseguire il volo anche nell’inferno di Cagliari FOTOEXPRESS
Il Verona è pronto a proseguire il volo anche nell’inferno di Cagliari FOTOEXPRESS
Il Verona è pronto a proseguire il volo anche nell’inferno di Cagliari FOTOEXPRESS
Il Verona è pronto a proseguire il volo anche nell’inferno di Cagliari FOTOEXPRESS

Sull’Isola a ribadire la realtà: il Cagliari (la sfida Cagliari-Verona oggi alle 15). L’oggi, seppur molto distratto, è fatto ancora di Setti, D’Amico, Tudor e Simeone. Il domani potrà diventare un’isola che non c’è. Inutile cullare altri sogni. Perfino «Tata», il dog-sitter della famiglia londinese, ha grandi dubbi sul futuro dell’Hellas. I Peter Pan gialloblù, leggasi tifosi, sono già rapiti dai discorsi del web. Lo stesso mostro che ha dato morto Mino Raiola, giusto per intenderci. Ma si sa l’importante è copiare, non verificare.

I pronipoti di Walt Disney dopo baseball, football e basket bussano alle porte di Carpi, D’Amico conosce già Bergamo Alta, mister Tudor non parla del domani e Simeone dopo essere stato il primo argentino a far gol al Maradona, potrebbe accasarsi proprio al Napoli. Questo andava scritto, anche se Trilli sino alla fine cercherà di ridare oro a Setti. E sì, perchè se la realtà dice Cagliari, il presidente non ha ancora deciso cosa farà da grande. Certo che se in molti se ne andranno bisognerà trovare un diesse e un allenatore in grado di continuare la filosofia della battaglia. Uno contro uno e pedalare.

All’andata la formazione di Mazzarri sporcò talmente tanto la formidabile cinghia di distribuzione di Barak e compagni, che l’Hellas non andò più in là del pari. Oggi il Cagliari dovrà per forza di cose vincere la gara. L’essere obbligati non è mai una bella cosa. Un applauso ai ragazzi che cercheranno di rendere meno rossoblù la vecchia Arena. In duecento i tifosi gialloblù. La squadra di Mazzarri è reduce dal ko di Genova e dovrà trovare inaspettate risorse offensive per centrare l’obiettivo. I gialloblù dal canto loro partiranno con «la formazione dei migliori» come disse qualche settimana fa lo stesso Tudor. D’altronde il Verona non ha mai dato l’impressione di mollare come avvenne in qualche occasione nelle passate stagioni. Perfino a Milano con l’Inter giocò una buona ripresa, per non parlare della gara casalinga col Genoa oppure a Bergamo con l’Atalanta. E poi c’è sempre quella quota 54 da eguagliare o superare. Insomma non ci si può rilassare. 

Hellas arbitro della salvezza e dello scudetto. Non è originale ma è la realtà, sempre in attesa del futuro. Si inizia oggi col cercare di fare punti a Cagliari e si proseguirà domenica 8 maggio contro il Milan. Quella coi rossoneri già evoca pericolosi ricordi per Maldini e compagni. Paolo c’era già nel 1990 quando Davide Pellegrini e Rosario Lo Bello chiusero il discorso titolo per Arrigo Sacchi. Ma questo è il futuro, oggi ci sono i Quattro Mori. 

Tudor non cambierà molto, anzi per nulla. Rinviata ancora la convocazione di Pawel Dawidowicz, il mister riproporrà la squadra che inizialmente ha giocato con la Sampdoria. In porta Montipò con davanti a sè Ceccherini, Gunter e Casale. In mezzo Tameze e Ilic. Faraoni e Lazovic sulle corsie esterne. In avanti dietro a Simeone, grande ex della partita, vi saranno Caprari e Barak. 

Il Verona è imbattuto da sei sfide di serie A contro il Cagliari, con un bilancio di 3 vittorie e 3 pareggi e nelle due più recenti ha mantenuto la porta inviolata. Gli scaligeri hanno vinto 8 delle 15 gare contro i sardi nell’era dei tre punti: contro nessun'altra avversaria hanno ottenuto più successi. Il Cagliari ha vinto il 56% delle 16 gare casalinghe disputate contro l'Hellas in A: 9 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte.

Gianluca Tavellin

Suggerimenti