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Verona, adesso sei in partita Montipò regista per Djuric

Lottatore del cielo  Milan Djuric esce vittorioso da uno dei tanti duelli aerei FOTOEXPRESS
Lottatore del cielo Milan Djuric esce vittorioso da uno dei tanti duelli aerei FOTOEXPRESS
Lottatore del cielo  Milan Djuric esce vittorioso da uno dei tanti duelli aerei FOTOEXPRESS
Lottatore del cielo Milan Djuric esce vittorioso da uno dei tanti duelli aerei FOTOEXPRESS

Il Verona è vivo. Questa è la grande notizia. Lo è per l’atteggiamento e per i punti che sono arrivati. Non è banale pensarla così. In fin dei conti è la stessa squadra delle dieci sconfitte consecutive, quella che ha fermato il Toro e battuto la Cremonese. I suoi alfieri migliori, Lazovic a parte, sono gli acquisti della scorsa estate: Djuric, Hien e Doig. Sogliano del quale abbiamo fiducia, finora ha potuto esprimersi solo come grande domatore di animali, che non sapevano neppure salire sulla pedana, figurarsi buttarsi nel fuoco. Quando avrà a disposizione due lire, pardon due euri come dice Eziolino Capuano, il neo ds gialloblù dovrà portare a casa la perla più rara: un attaccante da gol. Il rimpianto nel vedere Ciccio Caputo già a segno all’Olimpico, è stato colmato dalla girata alla Gerd Müller di Lazovic con la Cremonese. La domanda però è questa, come ha fatto l’Hellas a rimanere per lungo tempo dietro alla Cremonese dei Lochoshvili e dei Sernicola? Suvvia, cerchiamo di essere seri. Il Verona si è indebolito vero ma con un Doig e un Hien in più, l’anno scorso si poteva centrare l’Europa League. Grande primo tempo Quello fatto dall’Hellas. Gli ospiti hanno pressato alto ma la squadra è apparsa tranquilla. Ha colpito in ripartenza come ha sempre fatto da Juric in poi. Bocchetti e Zaffaroni dovrannno analizzare bene, però, il calo avuto dal ventesimo della ripresa. Era dovuto al timore di subire un gol? Alla reazione disperata degli ospiti? Oppure alla mancanza di un elemento in campo in grado di spegnere la partita? In questo ragionamento va inserito Ilic. Il serbo si è mosso bene e ha fatto legna ma nel secondo tempo ha accusato una mancanza di personalità, forse dovuta alla sua ancora giovane età. A meno che non si sbagli a considerarlo un regista, quello che decide i tempi del gioco. Insomma un Veloso negli ultimi trenta minuti, avrebbe fatto molto più comodo. Lorenzo il Magnifico Il vero regista in queste prime due partite del nuovo anno del Verona, è stato Montipò. È lui che più di tutti ha innescato la testina d’oro di Djuric. Con Gunter fuori dai giochi e Veloso in panchina, la vera novità tattica è proprio il lungo lancio del portiere per il centravanti corazziere. Viva il sorriso di Darko E siamo felici che Lazovic abbia messo in difficoltà Sogliano. Il ragazzo di Cacak è un introverso e con quel pallone di testa di Torino, sembrava fosse giunta al capolinea la sua avventura col Verona. Ed invece ora il futuro è tutto da scrivere. Hellas c’è uno spiraglio di luce in fondo al tunnel, tocca a te ingrandirlo ancora.•.

Gianluca Tavellin

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