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I voti

Le pagelle di Udinese-Verona. Montipò il migliore, tre da 7 e tre insufficienze

Djuric e Terracciano in campo a Udine
Djuric e Terracciano in campo a Udine
Djuric e Terracciano in campo a Udine
Djuric e Terracciano in campo a Udine

Le pagelle di Udinese-Verona, gara pareggiata 1-1 dai gialloblù: era la prima di ritorno del campionato di Serie A 2022/2023.

 

7.5 Montipò Serata di grazia. La prima parata di Lorenzo su Success è da Oscar. Poi scegliete voi uno dei suoi interventi salva risultato. Ad un certo ingaggia un duello con Samardzic. La mezz’ala bianconera lo prende a pallate pure sui calci di punizione. Decisivo nelle mischie paurose che si creano davanti a lui. Esce con coraggio sui giganti di Sottil. Se continuerà così, in pochi gli faranno gol.

7 Magnani È tornato Magnani che faceva soffrire Lukaku e tutti i giganti della serie A. Applicato e cattivo, viene ammonito ma non perde mai la calma. È una delle colonne davanti a Montipò. Nel primo tempo va pure vicino al gol
7 Hien Lo svedese è una sicurezza. Non è aiutato dai compagni sullo scarico di Beto per Samardzic in occasione del gol dei padroni di casa. Per il resto solita prova di personalità, aiuta molto il rientrante Coppola. Una sicurezza.
5,5 Ceccherini Commette una sciocchezza a metà campo che gli costa il cartellino giallo. Non si vede troppo su Samardzic, soprattutto quando il bianconero realizza la rete del pareggio. Rimane negli spogliatoi nella ripresa. Ci sta è il gioco delle parti.
6 Depaoli Parte benino ma poi ha forse il cliente peggiore: Udogie. L’ex gialloblù scava un solco su quella fascia e l’ex Chievo paga dazio. Nel secondo tempo cede fisicamente ai rivali e alla direzione di gara, a volte molto discutibile.
7 Tameze Straordinario Adrien. Sembrava quello di Juric o Tudor. Ha lottato sempre inferiorità numerica là in mezzo. Anche il giovane Sulemana gli ha dato dei problemi ma lui ha fatto il diavolo a quattro. Sembrava un giocatore dell’Udinese ed è un grande complimento.
5,5 Sulemana Il «bocia» si ricorderà questa partita come percorso di crescita. Non è aiutato dalla disposizione della propria squadra. Sarebbe stato meglio schierare una mediana a tre, almeno quando l’Udinese sembrava sul punto di portarsi in vantaggio. Troppa la differenza di passo con i rivali. Ha qualità e crescerà.
6,5 Lazovic Uno degli elementi di maggior classe del Verona. Dal suo tiro scaturisce la deviazione che inganna l’amico Silvestri. Nella ripresa a sinistra contiene e mette in difficoltà la retroguardia friulana. Lazo c’è e sarà determinante nella volata per la salvezza.
5,5 Lasagna Solita pagella da copia e incolla. Volontà mille, risultati pochi e confusi. Nel primo giro di lancette della ripresa si inserisce tra Silvestri e Bijol e per poco non segna. Ma è un solo lampo. Sciupa un assist meraviglioso di Terracciano, facendo un colpo in più.
6 Braaf Parte molto bene l’olandesino, tra l’altro uno degli ex del match. Ha qualità e rapidità. Ovviamente cala alla distanza. Una pedina utile per il girone di ritorno.
6 Djuric Commovente col turbante in testa dopo l’ennesimo scontro con Becao. Viene colpito spesso e volentieri con Pairetto che si gira dall’altra parte. Gara di sostanza
6 Coppola Rientra dopo molte settimane e lo fa nel momento caldo dell’incontro. Qualche sbavatura ma nel traffico dei sedici metri si fa valere.
6,5 Terracciano Il veronese doc subentra con la serenità del veterano. Appoggia di petto un pallone complicato a Montipò. Da lì in poi toccherà solo con sale in zucca la sfera bollente. Il suo assist a Lasagna meritava miglior sorte.
6,5 Duda Siamo sicuri che già con la Lazio potrebbe strappare un sette in pagella. Metronomo, regista, mezz’ala e incontrista all’occorrenza. Un centrocampista universale. Bel colpo Sean.
6 Ngonge Si presenta ai tifosi gialloblù con un destro angolato. Il ragazzo ha i numeri. Il belga potrebbe presto diventare un titolare, soprattutto se Lasagna oggi dirà di sì al Genoa.
S.V. Piccoli Troppo poco per una valutazione.
6,5 Zaffaroni Bocchetti La strana coppia porta a casa un punto che alla fine potrebbe risultare fondamentale per la salvezza. Hanno dalla loro anche la fortuna che è qualità primaria per un allenatore di calcio. Cambi perfetti e di qualità. La strada è quella giusta con otto punti in un mese. La testa va subito alla Lazio che delle grandi è una squadra poco continua.

Gianluca Tavellin

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