Igo Tudor non molla e con lui i suoi ragazzi. «È finita l’epoca delle gite a Verona» verrebbe da dire prendendo a prestito uno striscione della curva Sud. Che il significato sia sportivo o di altro genere, interessa poco. La realtà è proprio quella. L’Hellas doopo aver raggiunto quota 40 punti, avrebbe potuto trascinarsi ed invece, sta stupendo per rendimento e qualità. Non perdere una partita come quella con la Doria, è stato un altro segnale. Vero che Audero si è sporcato poco le mani ma altrettanto si può dire con Montipò che il suo 6,25 di media in pagella, l’ha costruito con la respinta del rigore di Caputo e un paio di uscite apprezzabili e poco più. La verità è che la Samp è sembrata quel tennista amatoriale che ricorre a lunghi pallonetti e palle morbide per irretire il rivale più dotato tecnicamente. Andrea e Cesare L’allenatore gialloblù si è preso il giallo dall’ecumenico Ayroldi. Il fischietto di Molfetta non ha fatto grossi danni ma piccole e continue gocce, visto il tempo, di mediocrità arbitrale che è andata a beneficio di chi aveva tutto l’interesse ad addormentare la partita: la Samp. Tudor può diventare l’uomo dei record. Prima di cercare di eguagliare il record di 54 punti di Andrea Mandorlini, ne ha un altro molto vicino. Si tratta di quello fatto registrare da Cesare Prandelli nel campionato 1999/’00. Nella seconda parte del torneo, Morfeo e compagni totalizzarono 27 punti, centrando il nono posto con un totale di 43. All’epoca le squadre italiane in Europa contavano e molto. Quel piazzamento finale, attraverso l’Intertoto, avrebbe potuto proiettare Frey e compagni in Coppa Uefa. Vi rinunciò il presidente Giambattista Pastorello. A ragione, visto che nella stagione successiva ci volle lo spareggio per evitare la B, che arrivò puntualmente nel 2002 con 39 punti. Probabilmente la Salernitana dei miracoli di Nicola, rischia di salvarsi con molto meno. Igor, in attesa di acciuffare e superare Cesare, ha già superato se stesso. Ottenendo 25 punti finora, ne ha totalizzato uno in più rispetto al girone d’andata. Bisogna ricordare che il tecnico di Spalato ha avuto tre giornate in meno, rispetto a tutti quelli che l’hanno preceduto. Adesso ci sono quattro gare, le più dure. Subito a Cagliari poi il Milan di Pioli e nuovamente in casa col Torino dell’ex Juric. Il gran finale sarà a Roma contro la Lazio di Sarri. «Voglio troppo bene a questi ragazzi per dire cosa non è andato con la Samp». Tanto Igor è sicuro che il suo Hellas non mollerà mai. •.