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Hellas arbitro dello scudetto

Tudor: «Il Milan? Rosa da 3°-4° posto, lavoro straordinario di Pioli. Ma noi vogliamo vincere»

Igor Tudor
Igor Tudor
Igor Tudor
Igor Tudor

Igor Tudor sa bene che domani sera tutti gli occhi saranno puntati sul Bentegodi, dove il Milan di scudetti persi all’ultimo col Verona ne ricorda ben due: nel 1973, quando in panchina c’era Rocco, e nel 1990, con Sacchi. Per questo il tecnico del Verona, nella conferenza stampa di vigilia del match, se la ride quando i cronisti gli chiedono della «fatal Verona».

«Non si poteva scappare da questa domanda - ammette Tudor - Ma per noi cambia poco, siamo focalizzati sul presente. Vogliamo vincere, c’è una partita da giocare, nella quale ci saranno più tensioni rispetto al solito, ma saranno da vivere come una normale partita di calcio». Stempera i toni (ci prova almeno) l’allenatore dell’Hellas. «Per loro - sottolinea - sarà una gara molto importante, e di conseguenza lo sarà anche per noi, perchè quando ti guardano tutti vuoi fare sempre fare bella figura». Il Verona che torna arbitro di uno scudetto., con i nerazzurri di Inzaghi spettatori assai interessati. «Per noi è stata una settimana come le altre, vissuta con concentrazione e nella maniera giusta», spiega Tudor, confessando che per lui il Milan è stato la grande sorpresa di questo campionato.

«Se si guarda la rosa che hanno - osserva - sono al terzo o al quarto posto. Questo significa che il club e l’allenatore hanno fatto un lavoro straordinario. Sono due anni che son lì, faccio i miei complimenti a tutti. Hanno grande corsa e fisicità, quindi dovremo essere al massimo sotto quel profilo».

In settimana per il tecnico dei gialloblù erano arrivati anche i complimenti di Marcello Lippi. Parole che lo hanno riempito d’orgoglio. «Ho una stima enorme e un sentimento forte per un allenatore che ha fatto la storia - sottolinea Tudor - Mi ha portato in Italia, è stato il tecnico più importante della mia carriera: il mio modo di vedere il calcio lo devo a lui, ho appreso molto da Lippi, gli voglio bene, anche se negli ultimi anni non ho avuto la fortuna di incontrarlo. È uno dei complimenti più belli che ho ricevuto negli ultimi anni». Intanto la giornata pre-gara ha vissuto anche un fuori programma. Sui cancelli dello stadio veronese, la scorsa notte, è apparso uno striscione contro Zlatan Ibrahimovic e la sua passione per la caccia: «Ibra ammazza gli animali, lo sport non cancella l’odore», ha scritto il movimento «Centopercentoanimalisti». Niente a che fare con il tifo organizzato gialloblù, ma - ammesso ce ne fosse stato il bisogno - un motivo in più per dare pepe alla partita che vale un pezzo di scudetto.

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