Croati a confronto. Presente e passato si intrecciano. Ivan Juric ritrova il Verona. Igor Tudor corre più del suo predecessore alla guida dell’Hellas. Lo dicono i numeri. Il dato più semplice: gialloblù a 23 punti in classifica, granata un punto dietro. Ma va fatta una precisazione: Tudor si è perso le prime tre giornate di campionato, quando il Verona fece zero su tre durante la reggenza Di Francesco.
Buona media. La media punti dell’ex tecnico dell’Udinese, dunque, va tarata sulle effettive quattordici gare vissute da allenatore del Verona. La media punti di Tudor è di 1.64 contro l’1.29 raccolto fin qui da Juric. Il Tudor di oggi, andando a ritroso nel tempo, viaggia come lo Juric della passata stagione. La sua media punti, infatti, vale 27 punti. Gli stessi del Verona di Ivan alla diciassettesima giornata dello scorso torneo.
Differenze minime. La gara di domani, dunque, potrà dire molte cose. E mette il palio anche l’effimero titolo di “miglior tecnico“ tra Ivan e Igor in questo confronto che vale per novanta minuti, per i titoli di giornale, e per un passo in avanti in classifica. Sei le vittorie per entrambi in campionato. Quattro pari per il Toro e cinque per il Verona. Juric ha perso una partita in più.
Le ultime dieci. Lo stato di forma dice che nelle ultime dieci gare l’Hellas ha raccolto 15 punti (quattro vinte, tre pareggiate e tre perse) contro i 14 del Torino (quattro vinte, due pareggiate, quattro perse).
Toro senza bomber. Segna meno dell’Hellas: ventidue reti contro le trentatré degli scaligeri. Simeone è il top scorer con dodici centri. Al Toro nessuno supera quota tre gol. La palma di migliore è divisa in quattro tra Pobega, Sanabria, Brekalo e Pjaca. Juric, però, incassa meno gol: diciotto contro i trenta del Verona (sarebbero ventitré nell’era Tudor). Il giocatore più utilizzato (tra quelli di movimento) dai granata è Lukic con 1480’ mentre nel Verona gli fa da contraltare Barak con 1385’.
Meno quattro. Fatta la premessa che Tudor è subentrato alla terza, il Verona di oggi viaggia quattro punti dietro l’Hellas della scorsa stagione: 23 a 27. Ma i numeri dicono che Igor vale Ivan.