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Tudor avverte l’Hellas «L’Atalanta è una scuola e Gasp il suo maestro»

Voglia di far festa  L’impegno è proibitivo ma il Bentegodi può dare una mano ai gialloblùFOTOEXPRESSIgor Tudor 23 punti raccolti in tredici partite
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Voglia di far festa L’impegno è proibitivo ma il Bentegodi può dare una mano ai gialloblùFOTOEXPRESSIgor Tudor 23 punti raccolti in tredici partite

È un bel botta e risposta la conferenza stampa della vigilia con lo Special One gialloblù Igor Tudor. Il Verona vince quasi sempre al Bentegodi e l’Atalanta è una macchina da guerra lontano da Bergamo. Su otto incontri ne ha vinti 7 e pareggiato uno soltanto. Non ha mai perso. Verona senza due titolari in un reparto delicato come quello difensivo. Igor però non pare esserne molto preoccupato. Sarà una gara tattica o più pirotecnica? Difficile dirlo. Giocano due squadre che si riconoscono l'una nell'altra. Dipende da chi sbaglierà, dipenderà anche dai cambi. Sarà sicuramente una battaglia. Potrebbe essere una bella gara, perché non ci sono calcoli: il modo di pensare calcio è molto simile. Vede l'Atalanta come modello di riferimento? Quello che Gasp ha capito dieci o quindici anni fa, in molti l'hanno capito ora: se non corri, se non pressi, se non sfrutti al massimo la fisicità della tua squadra, la qualità che hai non esce. Uno simile è Antonio Conte. Il modo di fare calcio di Gasperini è particolare, lo stimo tanto, come penso lo stimino molti altri. Gli elogi che ha ricevuto sono giusti e meritati. Se Zapata vale 33 milioni, quanto vale Simeone? I valori sono sempre più esagerati. Noi ci teniamo stretto Giovanni, loro penso siano contenti di Zapata. Sarà una sfida tra due ottimi attaccanti, ma non sarà l’unica cosa avvincente di oggi. Mi aspetto una gara bella, difficile e stimolante. Lei lanciò Pasalic all'Hajduk: in questo Verona c'è qualche profilo che può crescere come lui? Mario è lo sviluppo del calciatore. Con il suo motore, ha aggiunto qualità tecniche e senso del gol. Se non avesse queste capacità fisiche, però, non sarebbero uscite quelle tecniche. In mezzo al campo abbiamo giocatori con caratteristiche diverse: ognuno ha le proprie peculiarità, vedremo. Quando spera di recuperare Dawidowicz? Non si sa, si dice quattro mesi, speriamo anche prima. È un ragazzo eccezionale, fortissimo, un elemento importante per lo spogliatoio. Giochiamo sicuramente anche per lui. Alla luce degli infortuni di Gunter, Dawidowicz e Kalinic, ha parlato col club di mercato? Parliamo tutti i giorni, stiamo attenti. Tony D’Amico è a Peschiera sempre. Ora vediamo: Hongla andrà in Coppa d'Africa, Dawidowicz era un pezzo importante. C'è un buon feeling, speriamo che il presidente ci accontenti. Magari un regalo a gennaio. Quanto crede nelle capacità di Magnani? Come sta Barak? Magnani sta bene, Barak si è allenato in maniera normale, Sutalo è in crescita e Ceccherini sta bene. Hongla non credo sarà in panchina. Hongla si è negativizzato è a disposizione? Hongla non credo sarà in panchina. Ha fatto troppo poco con noi ed è reduce dal Covid. L'Atalanta può vincere lo scudetto? Con il tempo che passa le opinioni cambiano. In questo momento sembra che le prime quattro abbiano le stesse possibilità, non ne vedo una con più chance delle altre. In questo momento darei il 25% a ognuna di loro, tra due mesi magari sarà diverso. Un giudizio sul momento di Lasagna? Ha inciso bene a Venezia quando è stato chiamato in causa. Non è facile tenerli fuori, ma ha fatto il massimo quando è entrato. Ha fatto bene anche Bessa. Con i cinque cambi è importante avere queste risposte.•.

Gianluca Tavellin

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