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Troppo poco

Il Verona non c'è, l'Atalanta invece c'è eccome. Due a zero per i nerazzurri e tutti a casa. Verona che, purtroppo, in questo inizio di ritorno viaggia con la media delle ultime della classifica. Juric perde subito due fanti. La carezza di Gasperini a Paro prima del fischio di Pairetto, arbitro della contesa, è consolatoria. Dentro Ceccherini e Lovato al posto di Gunter e Magnani. Juric è visibile sugli spalti e la sua voce non manca di essere di riecheggiare nel solito Bentegodi vuoto. Verona con poco coraggio all'inizio e Atalanta che cerca di capitalizzare la maggior tecnica e fisicità rispetto ai gialloblù. Tutti davanti a Silvestri appassionatamente ma è una difesa attenta con Tameze in veste di libero aggiunto sul pericolosissimo Zapata. Il canovaccio è questo. Squadre con la medesima filosofia di calcio ma con posizione diverse. Gialloblù che provano con Faraoni ma la coperta e corta e da una possibile opportunità per la squadra scaligera, si passa ad un'occasione gol per Zapata. DOPPIO VANTAGGIO DEA. Ci sono due buoni interventi di Silvestri prima dell'ennesimo corner nerazzurro che determina una scivolata di mano di Dimarco. Pairetto non ha dubbi: rigore. La trasformazione di Malinovskyi è una sentenza. Piatto largo forte a fil di palo. Siamo al minuto trentadue. Dieci minuti dopo arriva il raddoppio con l'ucraino che spizza di testa su Zapata lanciandolo a rete. L'«esco o non esco» di Silvestri agevola il colombiano che segna la seconda rete. L’imbarazzo scende sui pochi presenti al Bentegodi. Appare un confronto impossibile. La Dea è un peso massimo e il Verona un peso gallo che ha pure sbagliato i guantoni. Urgono dei correttivi, che arriveranno puntualmente all’inizio della seconda frazione di gioco. TRIPLO CAMBIO. Juric prova ad alzare la fisicità dei suoi e toglie Veloso per Sturaro. In fascia Udogie e Lazovic per Ceccherini e Dimarco. L'inizio è promettente. Tanto che l'Atalanta per almeno una buona mezz'ora non disturba Silvestri. La pressione dell'Hellas si alza un po' quando mister Paro manda in campo Favilli al posto del volenteroso ma evanescente Lasagna. E proprio l'ex Genoa spedisce Lazovic davanti a Gollini che salva in uscita. Gasperini non vuole correre rischi e manda in campo ad un quarto dalla fine Muriel e Ilicic, mica pizza e fichi. Entrambi vanno vicini al gol e Muriel in un'azione ha davvero ricordato Ronaldo, il fenomeno. Il Verona non ha più forza, l’Atalanta controlla. Il confronto è stato impari anche perchè l’Hellas ci ha messo ben poco del suo. Finisce con l'ex Gollini che va a consolare Zaccagni. Troppo forte questa Dea per l'Hellas che forse deve recriminare sui punti lasciati a Sassuolo e Genova piuttosto che quelli persi con Milan e Atalanta. L’Hellas di Juric mette in fila il terzo ko di seguito, il quinto stagionale. Un ritorno un po’ avaro finora visto che sonom arrivate vittorie solo con Parma e Benevento. Silvestri solo in Campania non ha subito reti. •

Gianlcua Tavellin

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