Un diamante per l’Hellas. Il nuovo Hamsik slovacco. Tomas Suslov, classe 2002, è scintillante colpo di mercato di Sean Sogliano. Una delle tante visioni del Direttore. Pescato, come Cyrl Ngonge, dagli olandesi del Groningen con la formula del prestito con obbligo di riscatto condizionato. Obbligo che scatta in caso di salvezza dei gialloblù. Il giocatore slovacco è legato fino al giugno 2026 al Groningen.
Venerdì Suslov è entrato in campo al 18’ della ripresa nel match di qualificazione all’Europeo giocato dalla sua Slovacchia contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Vittoria lusitana di misura. Per Suslov, il giocatore slovacco più giovane ad esordire in Nazionale a 18 anni e 164 giorni, la conferma di essere finito da tempo sotto i riflettori. L’Italia è nuova dimensione, l’Hellas è la nuova casa. E anche di questo, Suslov, ha parlato in una lunga intervista rilasciata a “Sport.sk“.
Ondrej Duda, compagno all’Hellas e in Nazionale, sarà la sua stella polare. Tocca a lui raccontargli il Verona. «In Italia non l’ho visto» racconta Suslov. «Sono arrivato lì l'ultimo giorno di mercato, quindi non ho avuto il tempo di fare altro che sottopormi alle visite mediche e firmare il contratto». I due, in Nazionale, avranno avuto sicuramente modo di parlare del Verona. Suslov, in merito alla sua nuova avventura ha già le idee molto chiare: «Giocherò in un campionato migliore e credo che lo stile di calcio italiano possa fare al caso mio. Spero di riuscire a raggiungere la formazione titolare il più velocemente possibile e di aiutare la squadra».
Il passato insegna
Il distacco dal Groningen non è stato semplice: «Molto difficile. Al club ho detto che avevo bisogno di un cambiamento perché non potevo più dare il massimo a Groningen. La direzione voleva trattenermi, quindi non è stato facile. Sono contento di essere potuto venire all’Hellas». Un nuovo capitolo, una nuova storia. In Olanda era stato escluso in due occasioni dalla squadra: «Non sono orgoglioso del fatto che il Groningen mi abbia “espulso“ due volte dalla prima squadra. Sarò onesto, ne ho avuto abbastanza. Volevo davvero andarmene e il club non era affatto favorevole, quindi dovevo dimostrare che il mio obiettivo era andare avanti. Mi dispiace che sia finita così. Ho ottimi rapporti con il Groningen e credevo che ci saremmo salutati in circostanze migliori, ma il calcio porta anche queste cose. Continuerò a tenere le dita incrociate affinché il club possa avanzare al primo campionato olandese, a cui appartiene».
Quello che è successo porta consiglio. «So che a volte devo comportarmi in modo più professionale, ma non sono un piantagrane, quindi mi concentro principalmente sul calcio e non su ciò che mi circonda».
Napoli e Bayern Monaco
Marek Hamsik, stella del calcio slovacco, lo aveva fortemente consigliato al Napoli. Suslov era finito in prova anche al Bayern Monaco. Centrocampista avanzato, può svariare su tutto il fronte offensivo. Con il Groningen, nella sua ultima stagione in Olanda, Suslov ha collezionato 30 presenze, una rete e un assist. Con il club olandese ha raccolto in totale 63 presenze nelle sue tre stagioni trascorse in biancoverde. Con quella di venerdì sono 21 le presenze con la Nazionale maggiore slovacca, con due reti.
Prima di legarsi al Verona, nel corso di questa stagione Suslov ha disputato due partite con il Groningen nella Eerste Divisie, la serie B olandese. Impegni Con la Slovacchia tornerà in campo, invece, domani sera contro il Liechtestein, match valido sempre per le qualificazioni al campionato europeo. Chiusa la parentesi nazionale, Suslov rientrerà con Duda a Verona. Nel mirino la prima convocazione in gialloblù per la sfida al Bologna.