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L'Hellas dopo la chiusura del mercato

Soldi, certezze, scommesse. Com’è cambiato il Verona

Ondrej Duda
Ondrej Duda
Ondrej Duda
Ondrej Duda

Quale voto al mercato di riparazione del Verona? Un bel sei e mezzo. Non tanto per chi è arrivato ma per come è stato gestito il mese di gennaio e, soprattutto, per chi è partito.

 

Conti in ordine

Innanzitutto sono stati incassati 22 milioni di euro. Si è chiusa l’operazione Barak della scorsa estate ed ha portato 6 milioni di euro, mentre dei 16 per Ilic, almeno 7 sono già nel forziere gialloblù. Ed è grazie a questa operazione col Toro che Sogliano ha potuto sostituire il serbo con Duda. Lo slovacco è motivato ed esperto, forse l’unica dote che ancora manca al buon Ivan.

 

Il Verona cambia volto in mezzo

L’ex Colonia ha portato dinamismo, «classe mentale» e quella motivazione ormai ridotta al lumicino in Ilic. Quello di Duda è stato l’unico vero colpo di Sean Sogliano. Ha giocato d’anticipo ed è riuscito a sfruttare, pare, il rapporto altalenante tra lo slovacco e l’allenatore tedesco del Colonia Baumgart.

 

Difesa bunker

Inizialmente Magnani era in vendita, mentre con Cioffi pure Hien, cosa che si è ripetuta in un’occasione anche con Bocchetti, non era sicurissimo del posto ed aveva spesso girato sia a destra che a sinistra. Da gennaio lo svedese è un pilastro centrale mentre l’ultimo Magnani merita la conferma dopo due prove molto positive. Un reparto difensivo meno propositivo, onestamente in pochi hanno il piede di Gunter, ma più ermetico. Da qui la rinuncia al turco finito alla Sampdoria. Sono stati incassati solo 3 reti in cinque gare: tutte in trasferta.

 

Più dinamismo in mezzo

Un po’ per scelta tecnica ma soprattutto per necessità economica, Sogliano e Marroccu sono riusciti a vendere Ilic al Toro. Quella sera a cena a Milano c’erano pure Cairo e Setti. È sfumata l’operazione che avrebbe trasformato in granata anche Hien. Meglio così perchè se lo svedese terrà questo ritmo da qui a giugno, oltre si spera a salvare il Verona, potrà avere più mercato con un’altra quotazione. Prima della sosta per il mondiale, il centrocampo dell’Hellas verteva su Ilic, spesso infortunato, Hongla, Veloso e Tameze. Da Udine i titolari saranno diversi. Innanzitutto toccherà a Duda scandire i tempi della manovra scaligera. Accanto a lui ci sarà quel Tameze che pure era sceso all’inferno nelle terribili e tristi prime quindici gare di campionato. Sugli esterni grandi prove hanno offerto finora Doig e Depaoli. Lazovic però, è sempre pronto a calarsi nel ruolo di esterno magari quando tornerà abile nell’altra corsia pure Faraoni.

 

Attacco di peso

Tra infortuni ed equivoci, sia Cioffi che il primo Bocchetti, non sono mai riusciti ad avere un attacco degno di nota. Henry ha subito un’involuzione dovuta pure alla scarsa identità della squadra. Verdi non ha mai potuto incidere e Kallon, seppur volenteroso e decisivo a Empoli deve maturare molto. Ecco che la nuova linea tracciata per il 2023 ha una fisionomia ben precisa. Pochi fronzoli e una boa centrale capace di far salire la squadra. Djuric, tolto dalla naftalina, ha risposto quasi sempre presente. La sua fisicità è determinante. Milan di testa è imbattibile e le sue sponde, se ben interpretate, possono risultare degli assist al bacio. La sua rete col Torino ha avuto un effetto benefico su tutto il gruppo. Con lui è diventato goleador pure Lazovic.

A proposito del serbo, ben tre reti in questo mese di gennaio. Sarebbe importante ne facesse altrettante a febbraio. Alla Dacia Arena è piaciuto più Ngonge che Braaf. Quest’ultimo però ha sofferto tutta la gara e non come il belga entrato nel match con l’Udinese ormai domata. Sono comunque giovani interessanti che daranno un po’ di brio al settore offensivo e si spera anche un buon contributo in fatto di gol.

 

I delusi

Senza dubbio sono Lasagna e Verdi. Per il trequartista del Toro, si è consumata una beffa. La Salernitana aveva trovato l’accordo con i granata. Il contratto di Verdi non è stato depositato in tempo per un blocco del portale della Lega. Cosa che accadono e a nulla è valso il ricorso della società campana. Per quanto riguarda Lasagna è saltato il trasferimento al Genoa. Per Kevin ora servono fiducia e lucidità per uscire dal letargo del gol. •.

Gianluca Tavellin

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