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L'intervista

Lo storico vice di Zaffaroni: «Mi ha cambiato la testa. Con Bocchetti può coesistere»

Simone Moretti: «È un uomo di poche parole ma di estrema concretezza. È convinto di poter dare il proprio contributo al 100%, altrimenti non avrebbe accettato»
Marco Zaffaroni e Simone Moretto
Marco Zaffaroni e Simone Moretto
Marco Zaffaroni e Simone Moretto
Marco Zaffaroni e Simone Moretto

Giocatore di Marco Zaffaroni alla Caronnese in Serie D e poi suo vice negli ultimi tre anni tra Albinoleffe, Chievo per il breve spazio di un ritiro estivo e Cosenza. Simone Moretti è legato al nuovo allenatore dell’Hellas da un vissuto profondo.

 

«Zaffaroni mi ha cambiato»

«Tra di noi c’è una grande amicizia. Io lo conobbi da giocatore e mi cambiò la testa», l’inizio dell’idillio. «Fu naturale seguirlo dopo nel suo percorso. L’ho sentito in queste ore. È molto carico. Questa per lui è probabilmente l’occasione della vita ma sono certo che con le sue competenze e le sue conoscenze la coglierà nel migliore dei modi».

Marco Zaffaroni dividerà lo scettro del comando con Salvatore Bocchetti. Un nuovo ruolo con contorni da scoprire. «È sempre stato un primo allenatore autorevole ma comunque abile a coinvolgere il proprio staff anche attraverso i suoi proverbiali silenzi», l’esperienza diretta di Moretti. «È un uomo di poche parole ma di estrema concretezza. È convinto di poter dare il proprio contributo al 100%, altrimenti non avrebbe accettato». Dalla miscela tra Marco Zaffaroni e Salvatore Bocchetti passeranno molte delle fortune del prossimo Verona. «Secondo me possono tranquillamente coesistere», assicura lo storico vice di Zaffaroni. «Sono intrigato da questo mix. Bocchetti è un allenatore della nuova generazione, Marco è un tecnico con grandi letture ed ha un’esperienza tale che gli permette di prendere decisioni difficili anche in tempi molto ridotti. Personalmente credo che la miscela con Bocchetti funzionerà». 

 

La difesa a tre

Ad unirli anche la medesima passione per la difesa a tre, vestito particolarmente amato da Zaffaroni. «Insieme abbiamo sperimentato molto negli ultimi anni ma alla fine abbiamo scelto di difendere a tre soprattutto per la fase di possesso», la spiegazione di Moretti. «In questo modo nella costruzione dal basso si guadagna un giocatore in più. Difesa a zona o a uomo? Nel calcio di oggi è naturale difendere a uomo. Il gioco è più dinamico, si basa su duelli uno contro uno. Marco conosce questi concetti alla perfezione».

Altre annotazioni tattiche sullo Zaffaroni allenatore? «Ama circondarsi di giocatori di qualità. In campo vuole il maggior tasso tecnico possibile. All’Albinoleffe addirittura avevamo adattato un attaccante esterno sulla fascia nel 3-5-2 e per di più con una mezz’ala molto offensiva. Al Verona mi immagino i giocatori di qualità protagonisti per provare sempre ad imporre il proprio gioco». 
Infine l’ultimo tratto distintivo secondo lo storico vice Simone Moretti. «Nello spogliatoio dell’Hellas porterà tanta saggezza. Arriva in una situazione molto difficile ma è un grande professionista con risorse importanti da spendere anche in Serie A. Vi assicuro che sta già lavorando molto sodo per partire forte fin dalla prima gara del 2023». 

Alessio Faccincani

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