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Verona-Venezia 3-1

Quota 40, Tudor: «Non mi accontento, voglio vincere anche quando gioco a carte con mia figlia»

Igor Tudor durante Verona-Venezia (Fotoexpress)
Igor Tudor durante Verona-Venezia (Fotoexpress)
Igor Tudor durante Verona-Venezia (Fotoexpress)
Igor Tudor durante Verona-Venezia (Fotoexpress)

«Era una gara in cui stare attenti: primo tempo duro, poi siamo usciti alla distanza perché siamo più bravi». Così Igor Tudor dopo il successo per 3-1 del Verona sul Venezia.

Il suo Verona ha raggiunto quota 40 in 27 gara, è virtualmente salvo, ma lui non si ferma: «Mi auguro di vincere più partite possibili fino alla fine, a partire da domenica a Firenze. È vero, siamo salvi, ma da qui alla fine tutte le partite alla fine sono difficili, perché tutti lottano per qualcosa. Io però voglio vincere anche quando gioco a carte con mia figlia. Ma non penso ci saranno problemi di rilassamento: si lavorerà uguale e vediamo cosa raccoglieremo. Affronteremo tutte quelle che giocano per lo scudetto ed è uno stimolo in più».

E ancora sui singoli: «Soddisfatto di Coppola? Di più. Anche Sutalo ha fatto una partitona: è stato una vittoria nella vittoria. Coppola si è messo nel taschino Henry, Sutalo ha retto 90 minuti alla grande. E su Simeone  mi è piaciuto tanto l'abbraccio dei compagni e dello stadio a Simeone, ti fa capire che ragazzo è. Mi spiace solo che Lasagna non abbia segnato, se lo merita . Retsos e Barak invece hanno avuto problemi muscolari, dovremo valutare bene cos'hanno avuto. Speriamo nulla di grave»

 

Riccardo Verzè

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