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Pessina aprì l’era di Juric Un gol che innescò la favola

Matteo Pessina
Matteo Pessina
Matteo Pessina
Matteo Pessina

La prima vittoria dell’era Ivan Juric con il Verona. Seconda giornata del campionato 2019-2020. Al Via del Mare è sfida tra neopromosse ancora alla ricerca di una propria dimensione. La serata diventerà spartiacque nel cammino dell’Hellas. In quella gara si scorsero i primi semi del calcio propositivo del tecnico croato. In campo si segnalarono in maniera chiara alcuni dei protagonisti più recenti della storia scaligera: da Silvestri a Rrahmani, da Amrabat a Zaccagni, da Lazovic a Pessina. Una squadra che emerse in tutta la sua bellezza proprio in quella notte afosa di inizio settembre. Il Lecce fu comunque avversario ostico ma alla fine venne travolto da quella macchina con il piede sempre puntato sull’acceleratore. Fino all’80’ la porta salentina rimase stregata, nonostante tanti ottimi tentativi che più volte fecero gridare al gol. La svolta all’81’: Zaccagni lavora un pallone sulla sinistra, velo di Verre, inserimento dentro l’area di Pessina, controllo e diagonale sul palo opposto. Una giocata di rara bellezza e tempismo. Un lampo per spianare la strada. La matrice del Verona di Juric nacque proprio in quella partita. Al tecnico si deve molto ma c’eranogiocatori come Pessina che realizzò sette reti e poi divenne pure Campione d’Europa. Tre anni dopo si ritorna in quello stadio. L’Hellas è a caccia di una nuovo segnale per uscire dal tunnel. •. A. Fac.

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